Sfilate con la vostra Sezione
Volevo chiedere al direttore se mi può dare una risposta in merito ad una semplice informazione. Artigliere da montagna della sezione di Trento in compagnia di altri due alpini in occasione della appena svolta Adunata a Bolzano per problemi di tempo e non dover rientrare a casa a notte fonda decidiamo di sfilare con la sezione di Brescia.
Da Rossosch ci accompagna quel sorriso dei bambini
Sono trascorsi vent’anni dall’inizio dei lavori per la costruzione dell’asilo “Sorriso” a Rossosch, a ricordo del sacrificio del Corpo d’Armata alpino mandato allo sbaraglio con l’Armir nella sciagurata invasione della Russia, a fianco della Wehrmacht. Follia di dittatori. Gli alpini, si sa, si comportarono qual sono: obbedienti e fedeli al dovere, capaci di eroismi quotidiani ma incapaci di odiare, generosi sempre. Quell’asilo costruito sui luoghi della battaglia è la dimostrazione del loro desiderio di pace e di fraternità.
TRIESTE – Scolaresca in visita alle trincee del Carso
Alla stazione di Monfalcone arrivano gli studenti della terza media della scuola “Divisione Julia” di Trieste e l’area davanti alla piccola stazione si anima di colori, di vivacità e di contagiosa allegria. “Avanti muli, per de qua!”, chiama il burbero alpino Paolo Candotti, maestro di scuola in pensione ed esperto accompagnatore di scolaresche sui luoghi storici della Grande Guerra. Gli altri alpini triestini danno una mano ad intruppare quella trentina di “muleti” triestini.
Afghanistan – Razzo su base: un carabiniere ucciso, due feriti
Un carabiniere è morto e altri due sono rimasti feriti in un attacco talebano: è avvenuto in un campo di addestramento della polizia afgana, ad Adraskan, contro il quale è stato sparato un razzo, esploso contro una garitta di osservazione. La vittima è il carabiniere scelto Manuele Braj, 30enne originario di Galatina (Lecce), effettivo al 13° Reggimento Friuli-Venezia Giulia di stanza a Gorizia.
Il col. Esposito nuovo comandante del 32° reggimento Genio. Consegnate le borse di studio...
Il colonnello Ovidio Esposito è il nuovo comandante del 32° reggimento genio guastatori. Alla cerimonia di cambio con il colonnello Domenico Puglisi erano presenti il generale Dario Ranieri, comandante della brigata alpina Taurinense, i gonfaloni della regione Piemonte, della provincia e della città di Torino, decorato di Medaglia d’Oro, i rappresentanti dei comuni di Lombardore e Villar Perosa, una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Alpini e delle altre associazioni combattentistiche e d’arma.
151° Anniversario della costituzione dell’Esercito Italiano
La mattina del 4 maggio, sui grandi spazi dell’Ippodromo Militare “Giannattasio” di Roma sono schierati alcuni mezzi militari di ultima generazione e due compagnie di cavalleggeri tengono in attività i loro destrieri con piccolo trotto, cariche a spada sguainata, passo lento.
La Bandiera del 6° Alpini fra orgoglio e applausi
Era uno spettacolo molto atteso, quello del passaggio della Bandiera di guerra del 6° Alpini per le vie della città, appuntamento suggestivo dell’Adunata, secondo solo alla grande sfilata della domenica per partecipazione della gente e spettacolarità. L’Adunata è un insieme di momenti racchiusi nello spirito alpino: l’alzabandiera del venerdì mattina, l’arrivo della bandiera di uno dei reggimenti, la sera; la resa degli onori ai Caduti, l’incontro con gli alpini che vivono lontani dall’Italia… e via via fino alla sfilata e all’ammainabandiera che chiude questo grande incontro. La bandiera del 6° Alpini è uscita dal palazzo Alti Comandi di piazza Diaz preceduta della fanfara della brigata alpina Taurinense, scortata da una compagnia del 6° e una compagnia mista del 2° Trasmissioni e del 24° di manovra di Merano.
Cittadella alpina: successo record
L’Adunata di Bolzano ha riservato alla Cittadella degli Alpini un successo record inaspettato: in quattro giorni oltre 50.000 visitatori di ogni età hanno affollato gli stand di tutte le specialità delle Truppe Alpine allestiti sui prati del Talvera. Ed è stata proprio la posizione a portare un pubblico senza precedenti a vedere da vicino mezzi, armi ed equipaggiamenti di ultima generazione in dotazione ai reparti alpini e di tradizione alpina.
Con l’alzabandiera parte l’Adunata che farà storia
L’Adunata è stata aperta ufficialmente venerdì mattina, con l’alzabandiera in piazza Mazzini. Alle 9 c’era un quadrato di vessilli, gagliardetti e una compagnia del 2° reggimento alpino Trasmissioni davanti al palco con tre pennoni: per la bandiera italiana, quella dell’Europa e di Bolzano. In prima fila le massime autorità, con il sindaco, il prefetto, il questore, il vice presidente della Provincia Tommasini. Il segretario generale dell’Associazione, gen. Silverio Vecchio - accolto da un caloroso applauso che ha fatto comprendere con quanta partecipazione fosse atteso quel primo momento dell’Adunata - ha dato il benvenuto alle centinaia di alpini e bolzanini che gremivano la piazza.
Il vescovo Muser: alpini rimanete nella tradizione cristiana
La liturgia ricca di parole d’amore, per il comandamento di pace pronunciato da Gesù agli apostoli riuniti prima dell’Ascensione, di amarsi l’un l’altro, è stata al centro della celebrazione della Messa in Duomo officiata sabato pomeriggio dal vescovo di Bolzano e Bressanone monsignor Ivo Muser. Il quale ne ha tratto lo spunto per proiettarsi nella molteplice realtà altoatesina, dove esistono culture, consuetudini, idiomi diversi che devono ispirarsi ad “una convivenza pacifica, dignitosa e di rispetto per l’altro”. L’omelia è stata pronunciata in un duomo gremito in ogni posto, con autorità schierate in prima fila, fra cui il sindaco Spagnolli, il presidente nazionale Perona, il vice presidente della Provincia Tommasini, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito gen. Graziano, e il comandante delle Truppe alpine gen. Primicerj, in una cornice di vessilli e gagliardetti ed il Labaro sull’emiciclo dell’altare.
Giustizia per mio figlio Diego Benedetti
Diego Benedetti, aiutante di sanità a Malles Venosta, caserma Wackernell, Merano, 109ª cp. Tirano, è deceduto il 27 gennaio 1985. Chiedo un vostro aiuto, se possibile. Sono passati tanti anni ed ancora non sapendo una giusta verità, non riesco a rassegnarmi. Forse con il vostro giornale che entra in tutte le case degli alpini potrò vedere qualcosa di scritto nei confronti di mio figlio Diego (di certo non potranno averlo tanto facilmente dimenticato).
VALSESIANA – Foresto Sesia: i 50 anni del gruppo
Foresto Sesia, imbandierata a festa, ha festeggiato il 50° anno di fondazione del Gruppo, nato il 2 luglio 1961 e intitolato alla medaglia d’Argento Giovanni Foglia. Il primo capogruppo è stato Giovanni Baioni, allora gestore dell’osteria dove gli alpini erano soliti ritrovarsi, l’attuale capogruppo è Uberto Bertoncini, che ricopre l’incarico da ben 35 anni.