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giovedì, 15 Maggio 2025

Un museo per don Gnocchi

La sua Topolino furgonata, la motocicletta con la quale aveva stupito il cardinale Schuster, la fedele macchina da scrivere, l’agendina, gli scarponi, le medaglie al valore, spartiti musicali, fotografie, un pezzo dell’altare da campo incredibilmente ritrovato dall’alpino Sovran qualche anno fa ed una quantità importante di oggetti della vita di Don Carlo Gnocchi ordinati in vetrine tematiche costituiscono parte, quella forse più immediatamente apprezzabile, del Museo che è stato allestito nell’ex cappella del Centro Don Gnocchi “S. Maria Nascente” di Milano (via Capecelatro, 66).

Alpino nel cuore

Nel 2010 ho aderito alla richiesta di un amico che mi chiedeva di aiutarlo a rivolgere un appello, attraverso l’Informatore che dirigevo all’epoca, a tutti gli alpini del nostro Comune allo scopo di creare un Gruppo locale. Ho aderito volentieri all’iniziativa anche per l’affetto che ho sempre nutrito nei confronti degli alpini, sia perché numerosi nel mio ambito familiare, sia per la conoscenza delle loro gesta.

Gabrielli al CDN: “Un onore essere con voi”

Straordinario happy end al Consiglio Nazionale del mese di novembre, con la visita del dott. Franco Gabrielli, Prefetto della Protezione Civile, insieme ad alcuni dirigenti suoi collaboratori. Una visita definita dal Presidente Perona «un premio agli alpini», ricordando la reciproca e proficua collaborazione nei tanti interventi svolti in situazioni di emergenza, perché nel volontariato gli alpini «non fanno mai zaino a terra».

A Redipuglia, Sacrario dei nostri Caduti

La commemorazione del 4 Novembre al sacrario militare di Redipuglia è un appuntamento d’obbligo della nostra storia contemporanea perché rappresenta il sacrificio del popolo italiano nel travagliato cammino dell’unità nazionale. In questo che è il più grande cimitero militare d’Italia giungono ogni anno le massime autorità a rendere omaggio ai centomila Caduti nella prima guerra mondiale che qui sono raccolti e, per estensione, agli altri cinquecentomila e a quelli del secondo conflitto.

Franco Pini, angelo degli altri

Chissà quale piega avrebbe preso il futuro di Franco Pini se quel giorno in Iran, nel lontano 1977… Il fatto è che a quel tempo Franco Pini, bergamasco di Ponteranica, classe 1932, mortaista del 5° Alpini battaglione Tirano, andava girando il mondo in lungo e in largo. In sella alla sua Motom Delfino 160, comprata a rate, e poi ad una Gilera 150, s’era spinto fino a Capo Nord, novemila e passa chilometri. Ma di fatto non s’era fatto mancare niente: Marocco, deserto libico, Emirati arabi, Iran, Iraq, Kurdistan, Turchia, Egitto, Sudan, Sud Sudan, Juba, Uganda… Viaggi intrapresi prendendo ferie dall’azienda tessile dove lavorava, e soprattutto concordate con la moglie Rosetta che, a casa, vegliava sui quattro figli che avevano messo al mondo.

Vicini ai nostri marò

Tra poco sarà Natale. Un tempo, quando l’innocenza accompagnava i primi passi dell’esistenza, eravamo soliti mettere i nostri sogni dentro una letterina da consegnare al Bambin Gesù. Per lo più erano promesse d’essere migliori, spesso accompagnate da qualche timida richiesta, avanzata tra le tante frustrazioni di una vita in salita. Diventati grandi, anche l’innocenza s’è pian piano sfilacciata, ma i sogni hanno continuato a farsi largo popolando di speranze il nostro quotidiano.

GUERRE, EROISMI E PRIGIONIA

Un breve profilo autobiografico del bersagliere Diviso Marinelli, una vita segnata da 10 anni di guerre su più fronti, dove fu protagonista di numerosi atti di eroismo. A soli 19 anni con le Truppe italiane combatté in Spagna nella guerra civile, dal 1936 al 1939; al rientro in Patria, nel 1940, fu chiamato alle armi per combattere con i bersaglieri in Africa settentrionale, dove cadde prigioniero. Anconetano di nascita, nel dopoguerra approdò a Mantova dove svolse servizio nella Polizia di Stato fino alla pensione. Ricordi indelebili di anni terribili, quelli della guerra, che non hanno però scalfito il suo buonumore e la sua forte fibra, come direbbe lui: “Bersagliere e ciclista sempre!”.

ABRUZZI – Raduno a San Benedetto dei Marsi

San Benedetto dei Marsi (L’Aquila) e i suoi cittadini hanno partecipato numerosi al raduno sezionale degli alpini organizzato dal gruppo “Morroni” in collaborazione con la sezione Abruzzi. L’appuntamento è stato arricchito da un convegno su “Don Gnocchi e la solidarietà alpina”, disposto in collaborazione con l’Amministrazione comunale e allietato dal coro di Isola del Gran Sasso. Erano presenti il sindaco Paolo Di Cesare, il presidente della sezione Abruzzi Giovanni Natale e il vescovo dei Marsi, mons. Pietro Santoro.

Il coraggio contro la forza

Settant’anni fa ad El Alamein, un centinaio di chilometri ad ovest del Nilo, fu combattuta la più grande battaglia in terra d’Africa della seconda guerra mondiale. La Battaglia di El Alamein segnò, insieme a quella di Stalingrado, la svolta del conflitto e colpì al cuore il mito dell’invincibilità dell’esercito tedesco. Sotto il profilo politico-strategico la battaglia pose fine all’incombente minaccia di occupazione dell’Alto Egitto e alla penetrazione delle armate italo-tedesche in Medio Oriente per l’acquisizione dei ricchi giacimenti di petrolio di quei Paesi.

Natale oltre il confine

Giovedì 1° Dicembre 2011 19:55 "Gli altri sono andati da un po’... Siamo rimasti io e le montagne, nella stufa il fuoco arde allegro. Un topolino mi terrà compagnia in queste notti solitarie, mi ha rosicchiato una coperta... Pazienza anche lui ha diritto a un nido caldo. Panorama stupendo, tempo buono, temperatura media 6 gradi. Comincia così la mia avventura... oltre il confine".

Noi ci siamo!

Accanto a me, sull’aereo che mi portava in Australia dove avrei incontrato i presidenti di quelle Sezioni, c’era un giovane lombardo che mi ha raccontato di aver lasciato l’Italia per andare a cercare lavoro in questo paese a 24 ore di volo da casa. Aveva il visto d’ingresso, sperava poi nella fortuna. Secondo i dati forniti dal presidente delle associazioni italiane costituite nel Western Australia solo quest’anno sono arrivati migliaia di giovani italiani, molti con il visto turistico ma in effetti per rimanere.

TIRANO – Pellegrinaggio al Sacrario San Matteo

Grande partecipazione per il 38° pellegrinaggio al Sacrario San Matteo, organizzato dal gruppo ANA Valfurva e dalla sezione di Tirano. La due giorni è iniziata sabato sera con la presentazione del libro “Fulvio Pedrazzini: un alpino, due guerre e tante lettere”, dedicato all’alpino Pedrazzini, nativo di San Nicolò Valfurva. La figlia Maria Paola Lavizzari Pedrazzini, autrice del libro, ha illustrato al pubblico il volume che raccoglie le numerose lettere scritte durante la due guerre. La serata è stata allietata da canti di montagna eseguiti dal coro “La Bajona” di Bormio.

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