Taurinense, bye-bye Afghanistan
Come nel 2010, in Afghanistan c’è stata la staffetta tra le brigate gemelle “Taurinense” e “Julia” alla guida del comando della regione occidentale del Paese. Il 24 marzo il generale Dario Ranieri ha ceduto il comando al generale Ignazio Gamba, al termine di un semestre intenso in cui la Taurinense ha assistito e facilitato la transizione della responsabilità della regione alle autorità e alle forze di sicurezza locali. È quindi il momento di tracciare un bilancio dei progressi registrati da questa missione, per quanto riguarda la Taurinense, da inserire nella prospettiva del 2014, quando la missione internazionale, nella forma attuale, si concluderà.
Anteprima con i giornalisti
La conferenza stampa di giovedì 18 aprile è stata il primo atto ufficiale della 86ª Adunata nazionale, con una ventina di giorni in anticipo sulla tre giorni che già si annuncia bellissima. Atto ufficiale, si diceva, nel senso che era il primo appuntamento nel programma dell’Adunata, ma il clima è stato quello dell’incontro fra amici, importante per il buon fine della manifestazione.
Valori vissuti con l’esempio
Carattere deciso, a volte cocciuto. Uno di quegli uomini che impari a conoscere, oserei dire, sulla tua pelle ma quando lo hai conosciuto o pensi di averlo conosciuto, ti sorprende di nuovo e vorresti averlo frequentato da più tempo. Questo è per me Corrado Perona.
A Bolzano per parlare di emergenze
La manifestazione fieristica “Civil Protect 2013”, rivolta agli operatori del settore dell’emergenza e della Protezione Civile, è un evento che ha evidenziato la vivacità del volontariato e in generale del settore. Quest’anno l’Ente Fiera di Bolzano, su interessamento del coordinatore sezionale Luca Zanoni, ha offerto gratuitamente un ampio spazio in cui collocare attrezzature e mezzi che compongono la Colonna Mobile dell’ANA. Per rendere meno arida l’esposizione e per mostrare la multidisciplinarità della nostra organizzazione di Protezione Civile è stata installata una palestra di arrampicata, gestita dai volontari della specialità alpinistica, provenienti dal 1° e 3° Raggruppamento.
Valori non negoziabili
Prima di decidermi a mettere giù queste poche righe ho lasciato sbollire il sangue dopo la lettura dell’intervento di Luca Rota (gruppo Carenno-Bg). Voglio sottolineare la mia piena condivisione con quanto da Lei affermato nel numero in questione.
Aria nuova, in Sezione
Il 19 maggio 2013 Corrado Perona lascia la presidenza dell'Associazione Nazionale Alpini. Sarà per lui un giorno molto pesante ma insieme allegro e ricchissimo di sensazioni che possono stravolgere qualsiasi essere umano. Ma io non voglio, né posso, imbarcarmi in considerazioni sulle quali mille persone sono più informate, dettagliate, più capaci di scrivere di me.
Giovani armonie alpine
Il Coro ANA di Novale della sezione di Valdagno nasce nel 2007 ai piedi delle “Piccole Dolomiti” protette dal Monte Pasubio, sacro alla Patria. È un coro giovane che, se paragonato all’età scolare, frequenta la prima elementare: nonostante ciò il 17 marzo 2011 riceve dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali, di concerto con il presidente dei Garanti per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia, l’attestato che lo riconosce Gruppo Popolare e Amatoriale di interesse Nazionale e quindi inserito nel relativo elenco.
Un coro racconta…
Nato nel 2011 su iniziativa di alcuni sostenitori ed estimatori del canto alpino appartenenti al gruppo ANA di Merano, il Coro Alpino Merano ha da subito annoverato fra le sue fila cantori provenienti dai Gruppi ANA di tutto il circondario meranese. L’attuale organico, composto in maggioranza da alpini del gruppo di Merano, è infatti completato con alpini iscritti nei gruppi di Lana, Marlengo e Sinigo.
APOCALISSE NELLA STEPPA
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Vagoni fermi, quaranta soldati per vagone, per tre giorni a 40 sottozero. “Non ci portano nulla, si fa a turno per leccare la brina sui bulloni del treno. …C’è puzza, siamo tra morti e feriti, è tutto infetto da togliere il respiro. Ai congelati, quando tolgono le calze, vengono via pezzi di carne…”. Altra testimonianza: “…durante la marcia molti furono uccisi perché cadevano a terra sfiniti…”. Era la marcia del davai, verso i campi della Siberia dove sarebbe sopravvissuto uno su dieci. Abbiamo iniziato dalla fine, dai racconti dei superstiti della prigionia, per segnalare il libro di Antonio Leggiero sulla tragica Campagna di Russia, sulla quale non si finisce di aggiungere tasselli. Il saggio non si occupa soltanto degli alpini, ma di tutti i soldati italiani che fecero parte del CSIR prima e dell’ARMIR poi. |
Un abbraccio a tutti
L’Assemblea dei Delegati del 19 maggio eleggerà il presidente nazionale che mi succederà nell’incarico. Avevo deciso che, con l’esaurirsi del mio terzo mandato, era tempo di affidare ad altri il compito di presiedere l’Associazione. Lascio l’incarico con serenità, soprattutto perché credo che l’alternanza dei compiti e delle responsabilità sia indispensabile. Nuovi slanci, iniziative, realizzazioni, promozioni e quant’altro potranno essere messi in atto dalla nuova presidenza.
Italiani e austriaci al sacrario di Follina
Domenica 26 maggio ci sarà un incontro italoaustriaco per onorare i Caduti e le vittime civili della Grande Guerra. Avverrà al Sacrario di Follina, in provincia di Treviso, dove al tempo della prima guerra mondiale c’era un ospedale da campo austro-ungarico e dove sono sepolti 900 Caduti.
Orso Grigio
Ho imparato da poco a leggere e, da ancora meno a scrivere, ma mi ha colpito molto leggendo il giornale L’Alpino, l’acume, la schiettezza, la spontaneità e soprattutto la visione globale del direttore, don Bruno Fasani.