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venerdì, 9 Maggio 2025

In politica senza cappello

Caro direttore, Le scrivo per chiederLe alcune considerazioni. Non è la prima volta che mi capita di vedere sui Tg nazionali signori che partecipano a manifestazioni politiche, portare distintivi partitici, sfoggiando il nostro cappello alpino.

Pericolose rivendicazioni

Caro direttore, ho letto su L’Alpino di febbraio 2015, come spesso mi capita di fare, la rubrica “Lettere al direttore”, sempre puntuale e schietta nelle tue risposte. Mi colpisce però la lettera di Tiziano Bertè, mio caro amico, collaboratore stimato e appassionato del Museo della Guerra di Rovereto.

Il mulo Facco

Gentile direttore, sono Pietro Fiorito Capogruppo alpini di Povo, già ufficiale in servizio permanente dei btg. alpini “Trento” e “Bassano”, attualmente nella riserva. Su preghiera appassionata e commossa dell’alpino conducente Bruno Trentini, Le chiedo un piccolo spazio per pubblicare queste mie righe per ricordare il mulo Facco decorato di Medaglia d’Oro.

Grandi emozioni

Caro direttore, da molti anni ricerco fotografie e documenti riguardanti la sezione ANA di Verona e, in particolare, il gruppo di Soave a cui sono iscritto. Sono spesso in contatto con il Centro Studi ANA per scambi di documenti e foto. La mia passione mi ha spinto a creare un sito internet, che mi dà grande soddisfazione e che utilizzo per inserire fotografie e documentazioni sulla storia dell’ANA di Soave e degli Alpini in generale.

BELGIO – Per Liegi sono 55

La festa annuale del gruppo ANA di Liegi quest’anno è stata speciale per la ricorrenza del suo 55º anno di fondazione. Un folto gruppo di Alpini e simpatizzanti ha segnato il tutto esaurito per la cena e per il ballo, a cui è seguita una grande tombola benefica. Il capogruppo Romano Cappussi e tutto il comitato si sono prodigati nelle cucine e in sala per offrire un servizio impeccabile. È stata una gioia per tutti, condita dal sapore di Patria e di fraternità tra gli emigrati.

La forza del gruppo

L’accensione del tripode da parte di Manfred Reichegger, campione di sci alpinismo del Centro Sportivo dell’Esercito, ha aperto ufficialmente la 67ª edizione dei Campionati Sciistici delle Truppe Alpine, ritornati sulle nevi dell’Alta Val Pusteria, a San Candido, Dobbiaco e Sesto. In gara 1.550 atleti italiani e di altre 14 nazioni (Argentina, Bulgaria, Cile, Francia, Germania, Libano, Macedonia, Oman, Polonia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svizzera e Ungheria). Concentrazione, tensione, agonismo, desiderio di successo. I Ca.STA sono tutto questo, ma hanno altre caratteristiche che li rendono unici: la condivisione, il gioco di squadra e il grande affiatamento senza il quale difficilmente si forma un buon amalgama, non solo tra gli atleti, ma - visto che parliamo di militari - anche tra uomini e donne che si troveranno ad operare fianco a fianco in delicate missioni.

FRANCIA – Soupir e Bligny, luoghi del ricordo

Ogni anno la sezione Francia organizza una visita ai cimiteri militari italiani di Soupir e Bligny dove sono sepolti circa 5.000 militari italiani caduti in Francia durante la Grande Guerra. A questo gesto di omaggio si uniscono tutte le associazioni d’Arma italiane della regione parigina.

Comprendere il passato

Il Centenario della Prima guerra mondiale costituisce sicuramente un’importante occasione di crescita e di auto-coscienza, per l’intera comunità nazionale e in particolare per le generazioni più giovani. Evitando certo il nazionalismo retorico del passato, ci è richiesto invece un approccio prudente e umile. Assieme a tante belle iniziative, si infittiscono infatti ovunque mostre fotografiche, manifestazioni e spettacoli anche affascinanti e suggestivi, ma banali e semplicistici nell’interpretare la realtà tragica della guerra.

BELGIO – Festeggiata Santa Barbara

Alla Missione cattolica italiana di Marchienne au Pont (Charleroi), è stata festeggiata Santa Barbara, patrona anche degli Artiglieri da Montagna e dei minatori. Al centro, con il vessillo della sezione Belgio, il presidente Mario Agnoli, intorno i vessilli di alcune Associazioni italiane presenti in Belgio, tra cui quella degli ex minatori di Marcinelle.

Il sogno di Mimmo

Ormai è passato quasi un anno da quando il gen. D. (ris) Girolamo Scozzaro è “andato avanti”. Era il 13 aprile dell’anno scorso, la domenica delle Palme, quando la telefonata della moglie Valentina mi ha raggiunto e tra le lacrime mi ha dato la notizia che non avrei mai voluto ricevere, ma che ormai aspettavo.

Il coraggio di esporsi

Caro direttore, con questa lettera non vorrei riaccendere la polemica sulla Preghiera dell’Alpino dopo il tuo coraggioso intervento sul settimanale diocesano di Verona, se non fossi stato colpito da tanta commozione nel leggere, sull’ultimo L’Alpino, il ricordo del Geniere alpino Nereo Ceccato sulla notte tragica del Vajont, dove il tenente Liaci non vedendo più la tenda dei due Genieri di guardia, ma un ammasso di fango, ordina l’attenti alla Compagnia e assieme a quei giovani affranti, recita questa preghiera sempre cara alle penne nere!

PORDENONE – Medaglia speciale per Gasparet

Nell’ambito delle celebrazioni indette per ricordare il centenario della Grande Guerra presso la sede dell’Avvocatura generale dello Stato in Roma, l’associazione culturale “L’Alba del Terzo Millennio” ha insignito Giovanni Gasparet della Medaglia speciale del Presidente della Repubblica, quale guida delle penne nere pordenonesi.

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