BOLZANO – Monumento alla fratellanza
Il 12 novembre 1955 nasceva, per volontà di 18 alpini allora poco più che ragazzi, il gruppo alpini di San Giacomo. Negli anni un pensiero ricorrente è stato quello di realizzare un’opera che superasse in forza emotiva la statua lignea di San Giacomo, l’altare nella cappella della Chiesa parrocchiale e la formella della Via Crucis del Cireneo che aiuta Cristo a portare la Croce.
Forza comunicativa
Partiamo dalla fine. Domenica mattina, sfilata in pieno svolgimento, la situazione era la seguente: Rai3 stava trasmettendo in diretta, come fa da diversi anni, la sfilata, arricchendo la trasmissione con servizi e interviste; TgCom24 era in diretta con le immagini provenienti dal nostro service tv in una ampia finestra in alto a destra, la conduzione in studio e le interviste raccolte dagli inviati.
Colori alpini
Gli amici de L’Alpino mi han chiesto un pezzo “di colore” sull’Adunata. Per pezzo di colore, tecnicamente si intende un articolo che esca dalla semplice cronaca, per concentrarsi su impressioni, immagini, sensazioni legate all’evento. Però, per curiosa assonanza, mi è venuta in mente un’altra cosa: ma che colore ha un’Adunata degli alpini?
CASALE MONFERRATO – Alpini d’oro
Sono stati un pomeriggio e una serata memorabili quelli a Occimiano, in occasione dell’11ª edizione del Distintivo d’Oro, riconoscimento assegnato ad alpini e personaggi meritevoli. L’edizione 2016 entra in archivio con l’assegnazione del distintivo d’oro sezionale all’alpino Giacomo Alcuri del Gruppo di Casale Sud per il suo grande impegno nel costruire un reparto ospedaliero a Tamale (Ghana), in memoria del figlio Simone, morto in un incidente stradale a soli 17 anni.
NAPOLI – Per gli infoibati e i Caduti
Nella chiesa dei S.S. Cuori di Castrovillari don Carmine De Franco e l’alpino don Bruno Midaglia hanno celebrato una Messa in ricordo delle vittime delle foibe e di tutte le guerre, alla presenza del Presidente sezionale Marco Scaperrotta, del sindaco Domenico Lo Polito e di altre autorità locali.
Le teorie di Del Boca
Vi scrivo per chiedervi cosa ne pensate di un cosiddetto storico, probabilmente nostalgico del regime borbonico e chiaramente filomeridionalista, come Lorenzo Del Boca che non perde mai occasione per scrivere libri traboccanti di autentico anti-italianismo.
Preti intelligenti
Duomo di Dobbiaco, territorio fino a prova contraria bianco rosso e verde: omelia nella domenica della Santa Pasqua.
COMO – Una preghiera alla Madonna d’Europa
I vessilli sezionali di Como, Lecco, Valtellinese e Colico, scortati dai Presidenti Gaffuri, Magni e Giambelli e dal vice di Colico Foschini si sono ritrovati a Madesimo per ricordare il 73º anniversario di Nikolajewka e i tanti Caduti di quelle valli. Ospite gradito il vessillo della Sezione di Milano.
TREVISO – La Medaglia d’Oro Egidio Fantina
In occasione del centenario della nascita i gruppi alpini di Fietta del Grappa e Possagno hanno organizzato una celebrazione del sten. Egidio Aldo Vittorio Fantina, Medaglia d’Oro al Valor Militare nella Campagna di Grecia e Albania, durante la Seconda Guerra Mondiale. La cerimonia non poteva che avere inizio a Possagno, presso la tomba del sten. Fantina, dove gli alpini hanno deposto un mazzo di fiori e dato lettura della motivazione per l’attribuzione della medaglia.
Cosa resta di un’Adunata
Dice un mio amico alpino che l’Adunata più bella è sempre l’ultima. Ci arrivi pieno di aspettative. La voglia di reincontrare vecchi amici, fare conoscenze nuove, vedere luoghi sconosciuti, staccare la spina dalle preoccupazioni di tutti i giorni per immergersi in una ubriacatura di cordialità. Sfilare dentro un fiume umano dove nessuno è fuori posto, perché tra gli alpini un posto c’è per tutti, senza distinzioni di anagrafe, di salute, di cultura, di appartenenza geografica.
ASIAGO – In memoria dei Caduti della Grande Guerra
Il gruppo alpini di San Pietro Valdastico ha dato appuntamento a tutta la vallata e all’Altopiano di Asiago per commemorare il centenario della Grande Guerra. Durante i primi del Novecento San Pietro era un paese di frontiera e proprio sul vecchio confine che delimitava l’impero austro-ungarico e l’Italia prima del grande conflitto, gli alpini hanno posato un monumento.
La seconda volta di Asti
Allo scoccare delle 9 arriva il benvenuto alle penne nere, giunte da tutta Italia, sulle note della fanfara della Taurinense, accanto alla Compagnia d’onore del 2º Alpini. Il fragore che segue è tutto per loro. Sguardi tesi e gesti all’unisono: a colpire sono la fierezza degli alpini in armi inquadrati e l’esecuzione, come sempre impeccabile, fra la compostezza di chi sfila e il rincorrersi dinamico dei fotografi che inseguono lo scatto migliore.