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domenica, 25 Maggio 2025

GERMANIA – Alta onorificenza per Sambucco

Il Presidente federale della Germania Joachim Gauck ha conferito a Giovanni Sambucco, Presidente della Sezione Germania, la croce al merito della Repubblica tedesca. Alla cerimonia di consegna erano presenti settanta invitati, tra i quali la viceconsole Elena Sollazzo, il segretario di Stato Peter Hofelich, la vice presidente Regionale signora Seefried, il sindaco di Heubach, Frederick Brütting.

Un coro di voci

A cinquant’anni dal 1º convegno nazionale sulla “Coralità Alpina”, la Sezione di Vicenza ha voluto riproporre l’appuntamento con l’intento di incrementare e coordinare l’educazione e l’animazione nel contesto sociale e culturale, in particolare promuovendo iniziative finalizzate al recupero delle tradizioni locali, alla ricerca e per la diffusione di composizioni corali di qualsiasi epoca.

MOLISE – Il paese a vocazione alpina

Il paese sorge su uno sperone del Monte Mattone, propaggine della catena montuosa delle Mainarde e del Meta che con i suoi 2.242 metri è il tetto dell’Appennino centro-meridionale. L’etimologia più accreditata sul nome del paese è Pic-zotum, la montagna sentinella, posto a baluardo dei pericoli provenienti dalle catene del Meta e delle Mainarde.

“Rendi forti le nostre armi…”

Leggo ancora una volta una lettera che ci riporta alla nostra Preghiera, anche se questa volta non ha nulla di “polemico”. Colgo l’occasione, per ricordare a tutti che la “Preghiera dell’Alpino”, in quanto tale, non ha bisogno né di modifiche né di interpretazioni.

TRIDENTINA – I giorni della gloria

All’inferno o alla gloria: per un soldato dipende sempre dai punti di vista e dalla scelta individuale. E in quei tragici giorni del gennaio 1943 in terra di Russia, gli alpini della Tridentina e quelli della Cuneense e della Julia andarono deliberatamente alla gloria. E furono, senza retorica, tutti eroi: i caduti e i sopravvissuti. La Tridentina fu l’unica grande unità italiana ad uscire praticamente imbattuta dalla disastrosa Campagna di Russia, scrivendo, per la storia, una rara pagina di valore militare nella vittoriosa battaglia di Nikolajewka, preceduta da ben undici sanguinosi combattimenti, sempre vittoriosi, contro le avanzanti colonne corazzate russe. Una limpida vittoria delle armi italiane anche se conseguita nel corso di una ritirata apocalittica.

Questione di forma

Non ho avuto l’onore di portare il cappello alpino (come avrei peraltro voluto), ma sono comunque orgoglioso di far parte della famiglia alpina come socio aggregato. Frequento le occasioni di incontro del Gruppo e della Sezione dove sono stato accolto, nove anni fa, con grande simpatia ed affetto e dove ho trovato dei veri amici. Mi permetto di scrivere solo per rilevare quella che ritengo una piccola indelicatezza da parte dell’Associazione, per quanto riguarda la tessera degli amici degli alpini. 

I cantieri in Friuli

Mi felicito sia con lei che con tutta la redazione perché il nostro giornale è sempre più bello e interessante. L’edizione di marzo è stata magnifica sia per gli articoli che per le foto. Mi ha fatto ringiovanire di trent’anni. Uno studente sedicenne me l’ha requisito per leggerlo con calma. La Rai a L’Aquila è stata un fallimento perché presentato da due donne non documentate. 

L’Ana: una macchina da guerra per la pace

È tempo di bilanci, almeno per me che fra pochi giorni metterò lo zaino a terra come tesoriere nazionale, ma vale per tutti. È...

L’impresa di Monte Marrone

Si è svolta anche quest’anno la giornata in ricordo dell’eroica azione di guerra compiuta dall’appena ricostituito battaglione Piemonte. 

Restare uniti

Sono la moglie di un alpino, leggo con piacere il mensile L’Alpino, e il suo editoriale pubblicato nel numero di marzo mi ha toccata profondamente perché ha centrato in pieno la situazione del Gruppo. Mi creda, nel leggerla, mi sono salite le lacrime agli occhi perché sono sempre stata vicina al mio alpino e mi sono sentita coinvolta nel malumore che a volte si crea in qualche Gruppo.

Che sorpresa!

Le scrivo con il cuore ancora pieno di emozione e di felicità per ringraziare tutti i miei commilitoni che, in occasione del mio quarantesimo compleanno, mi hanno organizzato (con la complicità della mia fidanzata ed altri amici) un’indimenticabile festa a sorpresa. È stata una gioia immensa rivedere (alcuni dopo anni!) i veri amici che l’esperienza del servizio militare mi ha donato.

Il cappello degli alpini

Sono un amico degli alpini, ho appena finito di leggere la lettera dell’alpino Mario Carlo Romagnoli e subito ho acceso il pc (che uso pochissimo e male) per esprimere un pizzico di delusione... Da qualche anno collaboro con i miei amici della sezione di Giussano (Como) per realizzare i loro/nostri progetti di solidarietà.

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