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sabato, 27 Aprile 2024

Vicini alla gente

Sono 2 milioni le ore spese a favore della comunità che, monetizzate, si traducono in 57 milioni di euro, cui si aggiungono i quasi 6 milioni di somme raccolte e donate. Il totale raggiunge la cifra straordinaria di 63.715.081,37. È questo, in numeri, il valore di un anno di solidarietà alpina che si evince dal Libro verde 2015, presentato lo scorso 4 luglio a Udine, nel Palazzo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

Il Calvario del Cadore

A guardarlo da Misurina sembra una testa spelacchiata; poi, sopra, salendo dal Rifugio Angelo Bosi, le negritelle fiorite sul pianoro verde invitano ad annusare il loro profumo di vaniglia, e tra altri fiori, le stelle alpine... Non si fatica proseguendo sul sentiero, attratti dai segni lasciati dalla guerra, e spuntano di seguito la “Capanna Carducci” utilizzata anche come deposito dagli “Amici di Monte Piana”, volontari insigniti a giugno scorso del Premio Ifms perché ogni anno, da decenni, le prime due settimane di agosto recuperano e ripristinano le trincee e le gallerie del museo all’aperto.

VERONA – Parlando di Shoah, con gli alpini

Gli alunni delle due classi di quinta elementare dell’Istituto comprensivo di Sanguinetto, accompagnati dalle insegnanti sono stati accolti nella Sezione di Verona dagli alpini del Gruppo “Cap. Gino Biasi” di Sanguinetto Concamarise, per celebrare la Giornata della memoria. 

SALUZZO – Un segno tangibile

Il Gruppo di Envie in occasione del suo 60º compleanno ha inaugurato il monumento ai Caduti in piazza del municipio. Eretto negli anni Venti il monumento è stato restaurato grazie a un intervento significativo ad opera degli alpini. Sono state lucidate l’aquila in bronzo, le lettere e la ghirlanda, pulite le rocce, risistemato il manto erboso, il palo bandiera e il muretto di cinta e tutt’intorno posizionati dei paletti e una catena.

Conoscere la montagna e gli alpini

Ha avuto inizio sotto i migliori auspici, in una splendida giornata di sole ai piedi del Monte Vettore, sui Monti Sibillini, il primo incontro con le scolaresche del territorio montano del Piceno presso il Rifugio Ana “Giacomini” di Forca di Presta. Motivo: il progetto di diffusione della cultura della montagna e dell’ambiente intrapreso dalla Sezione Marche. 

Lavoro per maestri di vita

Lavoro per maestri di vita A settembre si tirano le somme dei nostri incontri estivi, quelli che potremmo chiamare, senza forzature, gli appuntamenti con la storia. Adamello, Ortigara, Contrin, Monte Piana, Pasubio, Monte Grappa, Col di Lana, Monte Tomba… Per molti si tratta di nomi sconosciuti, per tanti altri punti topografici e niente più. Primo Levi diceva che la memoria dovrebbe essere il segnalibro dentro la storia.

La naja ci ha fatto alpini

Intanto mi permetta di farle i complimenti per la rivista L’Alpino, veramente ben fatta. Poiché Stato e politici non sono minimamente interessati a mantenere il Corpo degli alpini, credo sia un problema, quello della prosecuzione delle tradizioni del Corpo, di cui debba occuparsi direttamente l’Ana.

PADOVA – L’ultimo saluto a Padre Poiana

Fra la posta inevasa, perché pervenuta dopo la sua morte, nell’apposita casella nel convento del Santo a Padova, s’è trovata una busta gialla tipo commerciale con dentro un foglio e l’intestazione “Giovanni Pascoli”, in rosso: la fotocopia della famosa poesia “10 Agosto” che un vecchio amico di padre Enzo Poiana aveva spedito a mo’ di augurio per il suo onomastico.

Grazie alla terra Giuliana

Gorizia, un raduno festoso, protetto da un tempo favorevole, finalmente senza il fastidio dei trabiccoli e dell’ineducazione di chi li conduce e li usa. La città è stata una piccola Berlino. Il muro che divideva la città, protetto da torri armate di mitragliatrici, separava l’abitato goriziano rimasto italiano, dai quartieri periferici e dalla stazione della ferrovia Transalpina.

La prassi ha le sue regole

Quando i miei figli, influenzati da luoghi comuni troppo semplicistici, trovavano qualcosa da ridire sugli immigrati, rammentavo loro che non avevano alcun merito per essere nati nel Veneto opulento e in un’Italia democratica.

Il gen. Biagini alla guida della Taurinense

Lo scorso 29 luglio si è svolta alla caserma Montegrappa la cerimonia di cambio di comando della Taurinense tra i generali Franco Federici e Massimo Biagini, che torna alla Brigata dopo l’impiego come Capo dipartimento al Centro Studi Post Conflit Operations del Comando per la formazione e scuola di applicazione dell’Esercito, a Torino. 

UDINE – Galilea: settantaquattro anni dopo

Dal 1947 sul Monte di Ragogna, che sovrasta il borgo di Muris, presso l’antico eremo di San Giovanni, si ricorda il migliaio di morti del piroscafo Galilea, silurato da un sommergibile inglese nella notte tra il 28 e 29 marzo 1942, mentre dalla Grecia riportava in Italia il battaglione Gemona, assieme a militari di altri Corpi e reparti.

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