Italianità e alpinità
Lontananza, sacrifici e duro lavoro. Sono queste le caratteristiche che contraddistinguono i nostri connazionali emigrati all’estero. Nell’Ottocento i milioni di italiani che per primi lasciarono il Belpaese erano friulani, piemontesi e veneti. Seguì l’esodo di tante famiglie del Sud Italia, in cerca di una “nuova Patria” che permettesse di vivere del proprio lavoro. Erano viaggi verso l’ignoto, con gli occhi rivolti speranzosi al futuro e il cuore ancorato alla terra natìa. Ecco perché per l’Associazione è importante rinnovare ogni anno, in occasione della festa più bella, l’incontro con loro.
Una serata in famiglia
L’Auditorium del Parco, progettato dall’architetto Renzo Piano e donato dalla provincia autonoma di Trento, è un segno vivo della solidarietà che ha travolto L’Aquila dopo il terremoto del 6 aprile 2009. Un evento che ha sfigurato una città fino a quel momento considerata tra i dieci borghi più belli d’Italia. In questa struttura, avvolti dal legno e dal colore rosso, piacevolmente vicini come in una baita di montagna, abbiamo assistito al saluto delle autorità, consuetudine del sabato di ogni Adunata.
Falsi scoop fomentano l’intolleranza
Non credo proprio che il mensile Ana abbia necessità di illustratori stranieri per la propria copertina (numero 5/2015, “Alpiedino”). E soprattutto non di quelli che terrorizzano le nostre bambine alle scuole elementari perché indossano una catenina col crocifisso, magari benedetto e ricevuto in dono in occasione del battesimo e della prima Comunione! In Italia!
Raduno al Contrin il 28 giugno
Il 32º raduno al rifugio Contrin, organizzato dalla Sezione di Trento, è in programma domenica 28 giugno. Ore 11,15 alzabandiera e onore ai Caduti al cippo del capitano Andreoletti. Alle 11,20 gli interventi delle autorità e a seguire la Messa al campo. Alle 12.30 rancio alpino.
Le melodie dell’Adunata
Gentile direttore anche quest’anno si è chiusa una grande Adunata per noi alpini. Una città intera, seppur ancor ferita ha coralmente abbracciato un Corpo che ha fatto del dovere e della solidarietà la propria Bandiera. Lo stesso indimenticato Nardo Caprioli parlava delle nostre armi improprie: «Il cuore per amare e le braccia per lavorare» e L’Aquila ne è ulteriore testimonianza.
Un’Adunata… condivisa
Tra i numerosi resoconti che vengono fatti dopo i tre giorni di Adunata nazionale, stanno assumendo sempre più importanza, negli ultimi anni, quelli relativi al traffico di utenti nelle nostre pagine ufficiali sul web: https://www.ana.it, Facebook, Twitter, ecc. Se un tempo questo tipo di informazioni potevano rappresentare poco più di una curiosità, ora la tecnologia ci consente di offrire agli utenti strumenti per poter seguire l’Adunata con un grado di coinvolgimento e di partecipazione davvero incredibili, a tal punto che, accanto ai numeri degli alpini che hanno attraversato i caselli autostradali de L’Aquila, viene quasi spontaneo sommare coloro che hanno varcato il “casello” digitale, per seguirne i momenti più importanti. I numeri sono impressionanti ed essendo in continua crescita da alcuni anni, corriamo il rischio di farci l’abitudine, ma è bene non perdere mai di vista la loro importanza.
L’Aquila, una scommessa vinta
Due chilometri e otto, tanto era lungo il serpentone di penne nere che scendevano dall’alto di L’Aquila, passando tra l’abbraccio mai interrotto di una folla festante. Una discesa cadenzata, ma senza più fatiche, come un ritorno a casa, dopo aver lasciato altrove pensieri e sofferenze. Quasi una metafora, per una città che ha impastato dolore e lacrime e che ora vedeva finita la sua “guerra”, pronta a rimettere in moto la macchina del domani, con nuove certezze e animo alleggerito.
ROMA – Il gen. Battisti, un ospite d’eccezione
Foto ricordo in occasione della visita nella sede della Sezione Ana di Roma del gen. C.A. Giorgio Battisti, generale ispettore delle infrastrutture dell’Esercito. Battisti, al quale è stato donato un crest della Sezione, ha ricambiato con un libro che ricorda i momenti salienti del suo anno di comando a Kabul. Ad accoglierlo c’erano il Presidente sezionale Enzo Fuggetta, il Delegato Ana a Roma Federico Di Marzo, il Capogruppo Roma-Centro Federici e alcuni Consiglieri sezionali.
Raduno del btg. Feltre e degli artiglieri dell’Agordo
Dal 17 al 19 luglio Feltre ospiterà il 1º raduno del btg. Feltre e il 2º raduno del gruppo artiglieria da montagna Agordo.
NOVARA – FIRENZE – Ricordato il magg. De Cobelli
Nel 70º della scomparsa, le Sezioni di Novara e Firenze hanno commemorato la Medaglia d’Oro al Valor Militare Augusto De Cobelli con una cerimonia a Monterenzio, in Val d’Idice, nella zona dove il 23 marzo 1945 fu colpito a morte. Quattro sono le Sezioni legate alla storia del magg. De Cobelli: Novara per la nascita, Abruzzi perché fu comandante del btg. L’Aquila, la Bolognese-Romagnola perché morì in Val d’Idice e Firenze, dove fu trasportato morente e poi sepolto.
16º raduno Gruppo art. mont. Pieve di Cadore
Domenica 20 settembre gli appartenenti alle batterie 37ª, 38ª, 50ª e reparto Comando, si incontreranno alle ore 10,30 presso il ristorante “Al Pioppeto” di Romano d’Ezzelino (Vicenza).
L’Alpino è il nostro mensile
Egregio direttore, il nostro mensile è fatto per la fratellanza, i ricordi, le emozioni, gli incontri con commilitoni, l’amicizia alpina. Sfogliando L’Alpino n. 2/2015, alla pagina 44, mi imbatto in una foto che ha partecipato al concorso “fotografare l’adunata”: la mente e i ricordi vanno immediatamente indietro di ben 35 anni quando, nel maggio 1980, mettevo piede al Gruppo artiglieria da montagna “Aosta” a Saluzzo, giovane sergente appena 18enne proveniente dalla Scuola Sausa di Foligno.