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lunedì, 13 Maggio 2024

I “quattro ”… presidenti

Sono l’alpino Errico Bigante che, ritenendolo gesto doveroso, mi permetto trasmettere la bella foto del nostro Presidente con i suoi due predecessori. 

Un editoriale commovente

Caro direttore, ho tra le mani L’Alpino di maggio. Ho guardato, dapprima con curiosità, la copertina. Poi ho letto l’editoriale. Sono rimasto commosso. Bravo che ci fai ammirare il cuore semplice di questo bimbo e le sue insospettate capacità.

La delusione scomparsa

Caro alpino don Bruno, ora, come si usa dire, a bocce ferme, posso dire che mi sono sbagliato e mi sono pentito. Fra gli alpini astigiani che il primo sabato di settembre 2013, allorché fu assegnata l’Adunata nazionale a L’Aquila, penso non ci sia stato nessuno più deluso di me, e l’ho subito espresso con una email di protesta sul sito https://www.ana.it (l’unica pubblicata di disapprovazione e per la quale ho subito tante proteste).

Cuore al passato, sguardo al futuro

Cuore al passato, sguardo al futuro Sembra ieri ma sono già passati due anni da quando l’assemblea dei delegati mi ha eletto alla massima carica della nostra amata Associazione. Sono stati due anni intensi, percorsi nella continuità con chi mi ha preceduto, nel rispetto dei nostri valori fondanti ma, come naturale, anche con l’apporto delle mie, seppur modeste, capacità per permettere all’Ana di guardare al presente ma soprattutto al futuro con la giusta fiducia e serenità. 

Rispetto e responsabilità

Lo scorso 31 maggio il teatro Dal Verme di Milano ha ospitato l’annuale assemblea dei Delegati, che ha avuto quest’anno un’appendice straordinaria, rivolta alle votazioni per la modifica degli articoli 15 e 20 dello Statuto e per l’inserimento di un nuovo articolo. Davide Forlani, già Presidente della Sezione di Brescia, è stato nominato presidente dell’assise; le funzioni di segretario per la parte speciale di modifica dello Statuto sono state svolte dal notaio Beppe Parazzini, per l’assemblea ordinaria da Roberto Celotta della Sezione di Milano.

“Una guerra differente”

In occasione delle cerimonie commemorative per il centenario della Prima Guerra Mondiale, la sezione Belgio, in collaborazione con la redazione de “L’Alpino in Europa”, ha predisposto per il 2015 due incontri di interesse storico-culturale. Il primo appuntamento, intitolato “Una guerra differente - Italia 1915-1918”, si è svolto lo scorso maggio a Bruxelles, nell’auditorium Espace, gentilmente messo a disposizione dalla Banca Monte Paschi Belgio grazie al direttore generale Daniele Bastianelli.

L’eroe spezzino

Il raduno dedicato ad Alberto Picco a La Spezia, si è aperto sabato sera con il concerto dei cori Ana Soreghina di Genova e Monte Sillara di Bagnone presso il Palco della Musica situato all’interno dei giardini storici, che ha richiamato una folta cornice di pubblico, piacevolmente colpita dal repertorio eseguito dalle due corali. 

Quel “Silenzio” struggente

Caro direttore, vorremmo condividere con L’Alpino un’emozione vissuta durante l’Adunata a L’Aquila! Scendiamo via XX Settembre, dal centro verso la stazione, sabato 16 maggio intorno alle 18, insieme al nostro gruppo. 

Triveneto tricolore

Più di qualcuno l’ha definita una prova. Quella dell’Adunata del Piave che Treviso (insieme a Conegliano, Valdobbiadene e Vittorio Veneto) spera di ottenere nel 2017. Di certo, il raduno del Triveneto è stato il ritrovo dei 100.000. Numeri importanti che ne hanno decretato il successo, auspicato ma decisamente inatteso. 

Formazione in perenne evoluzione

Il progetto che sviluppa le attività di formazione dei volontari della Protezione Civile Ana fa parte di un percorso che non conosce ostacoli, né traguardi. L’evoluzione delle normative, il progresso tecnologico, rivolto alla costruzione e al relativo utilizzo di attrezzature e mezzi meccanici, non permette di stare a guardare. 

A qualunque costo

La data del 24 maggio 1915 riporta alla mente il grande fiume Piave che protagonista fortuito, assiste al passaggio dei primi fanti. Ha inizio così per l’Italia, il primo conflitto mondiale. Ma vi è un’altra data a cui far risalire l’inizio della guerra in montagna, sulle vette oltre i duemila metri dove nessuno aveva mai combattuto. 

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