Parola di reduce
Occhi azzurri, sguardo fiero, sorriso franco. Appena lo si incontra si capisce tutto. Il peso dei 97 anni lo frena nel fisico ma la lucidità, lo spirito e l’eleganza d’un uomo d’altri tempi, quelle l’età non le ha scalfite. Il tenente Luigi Morena, oggi generale di Corpo d’Armata, a Monte Marrone c’era e con i suoi alpini del battaglione “Piemonte” ha concorso a scrivere una delle più importanti pagine della Guerra di Liberazione e della nostra storia. Il corso degli eventi, degno di uno splendido romanzo, inizia quasi un secolo fa in un piccolo borgo di montagna in provincia di Cuneo.
Monumenti viventi
“Gesù dov’eri? Dov’eri settant’anni fa? Dov’eri quando i reduci erano in Russia a 19, 20 anni?”. Con queste parole don Alberto Casella, cappellano della sezione di Imperia, ha aperto l’omelia, alla Messa celebrata in occasione del 65° raduno nazionale al Colle di Nava, il 6 luglio scorso. “Non ho risposte – ha continuato don Casella – ma vi leggo le parole di chi ha vissuto sulla propria carne quei momenti”.
Esempio perpetuo
Le toccanti parole del Signore delle cime, intonate dagli alpini alla Colonna Mozza, si spandono per le trincee, i camminamenti e lo splendido vallone dell’Agnellizza, luoghi che un secolo fa odoravano di morte e in cui dominava il cupo suono del “ta pum”. Alpini, bersaglieri, fanti, in migliaia, ragazzi di nemmeno vent’anni affrontavano i loro coetanei, un po’ più biondi, gli occhi un po’ più azzurri, ma con le stesse speranze e aspettative. Uguali nell’onore e nella dignità con i quali hanno affrontato l’estremo sacrificio.
TORINO – Buon compleanno “Veja”!
Si sono svolte a Lanzo Torinese le celebrazioni per il 94° di fondazione della sezione ANA di Torino - chiamata “La Veja” perché è la prima nata - e il 90° di fondazione del locale Gruppo alpini. La giornata uggiosa non ha scoraggiato i numerosi partecipanti, che hanno invaso il capoluogo delle Valli di Lanzo. Le cerimonie hanno preso avvio con gli onori al pluridecorato vessillo della sezione di Torino, scortato dal presidente Gianfranco Revello e dal consiglio sezionale. L’alzabandiera e la deposizione della corona al monumento dei Caduti di tutte le guerre hanno preceduto la sfilata per le vie del centro cittadino, aperta dalla fanfara sezionale “Montenero”.
IVREA – L’importanza del ricordo
“I Caduti non muoiono sui campi di battaglia, ma quando sono dimenticati. È allora che il popolo dei vivi non è più degno del grande popolo dei Caduti”. Questa è la frase incisa sulla lapide dedicata ai Caduti di tutte le guerre, che gli alpini del gruppo di Caluso hanno posto alla base della colonna al centro del Parco della Rimembranza, recentemente inaugurato. A tagliare il nastro del “luogo della memoria”, dimenticato da tempo e lasciato in uno stato di desolante abbandono, è stato monsignor Edoardo Cerrato, vescovo della diocesi di Ivrea, che ha celebrato la Messa al campo.
Frecce… a costo zero
Le scrivo in merito ad una mail letta dalla conduttrice del programma Coffee Break di LA7 di un telespettatore che denunciava il non trascurabile costo dell’intervento delle Frecce Tricolore nel corso dell’Adunata nazionale di Pordenone, all’arrivo di Renzi. Il telespettatore precisava che il costo di ogni passaggio della squadriglia acrobatica era di 950 mila euro e che i passaggi erano stati due.
Cambio alla guida di UNIFIL
Dopo 30 mesi di mandato, il generale degli alpini Paolo Serra ha ceduto il comando della missione UNIFIL al gen. D. dei bersaglieri Luciano Portolano (a destra nella foto). Alla cerimonia hanno presenziato le massime autorità politiche e militari libanesi, il ministro della Difesa Roberta Pinotti, il Capo di SMD ammiraglio Luigi Binelli Mantelli e il comandante del Comando Operativo Interforze, gen. C. Marco Bertolini.