Il nostro Trentatré
Sono corista e presentatore del coro Alte Cime della sezione di Brescia. Mi sia concesso esternare un grazie sincero all’alpino Spreafico, per l’articolo apparso su L’Alpino numero 8, riguardante il canto “Valore alpino”.
Buon Natale senza retorica
Negli auguri di Natale ci sta dentro un po’ di tutto. Ci stanno i sentimenti buoni, quelli che ci fanno desiderare il bene delle persone alle quali vogliamo bene. Ci sta l’eco del fatto cristiano da cui il Natale prende l’avvio, ossia la storia di una creatura che è venuta a insegnarci la dignità di ogni essere, lasciandoci come compito quello di perseguire la pace, attraverso relazioni ispirate alla fraternità e alla solidarietà.
Uniti a Wollongong
Wollongong, cittadina costiera dell’Australia sud orientale di 260mila abitanti, ha ospitato il raduno biennale delle sezioni australiane: è stata una pacifica invasione di centinaia di alpini provenienti da tutto il continente. «L’avvenimento è eccezionale - ha detto Ferruccio Minelli, vice presidente nazionale e delegato ANA ai contatti con le sezioni all’estero - perché comporta grandi difficoltà logistiche ed economiche dovute alle enormi distanze che separano le sezioni ANA di questo Paese.
Due volte protetti
Quest’anno, come meta del tradizionale pellegrinaggio della sezione di Palmanova, è stata scelta la basilica di Sant’Antonio a Padova.
Meeting a Costalovara
Nel corso della cerimonia di chiusura il sindaco di Piacenza Paolo Dosi aveva ribadito che l’Adunata nazionale era stata un evento storico per la città: aveva creato un connubio di amicizia spontanea e generosa, unica e irripetibile, e aveva rafforzato la collaborazione tra enti e istituzioni del territorio, impegnati nella complessa organizzazione della manifestazione.
Pace non pacifismo
Noi molte volte siamo abituati ad un pacifismo banale del “...vogliamoci tutti bene”. Io, molto tempo fa, mi sono laureato in filosofia a Torino ed uno dei miei migliori maestri si chiamava Norberto Bobbio, insegnava filosofia del diritto e della politica.
“Ciao, San Carlo…”
Impossibile dimenticare il 25 ottobre del 2009: l’immagine della folla di fedeli raccolti a Milano, in piazza del Duomo, per assistere alla beatificazione di don Carlo Gnocchi. La sua opera, la sua baracca come la chiamava lui, rappresenta ancora oggi l’eredità più bella. La guerra, il dramma della ritirata, le immagini di morte e distruzione cessarono di tormentare l’animo di questo grande uomo solo quando i suoi occhi poterono posarsi sui volti sereni dei suoi mutilatini.
La Madonna del Don
Le sezioni di Piacenza e Trento hanno espresso la loro devozione alla Madonna del Don con il dono dell’olio per le lampade che ardono sul suo altare, alla fine di un percorso della memoria ispirato alle figure dei nostri cappellani alpini. Nel cimitero di Montecchio Pietro Luigi Calvi ha ricordato padre Policarpo che aveva conosciuto da fanciullo essendo figlio del gen. Nanni Calvi, medaglia d’Argento al V.M. con il Tirano, che era in Russia insieme a padre Crosara.
Bergamo… in musica
Tutte le promesse del marzo 2005, scaturite da un incontro quasi casuale tra chi scrive, allora direttore di questo mensile, e l’alpino Alfredo Conti della fanfara dei congedati della brigata Cadore, si sono realizzate anche nella quinta edizione della manifestazione. Con il consenso dell’allora presidente nazionale Corrado Perona, ci accordammo per istituire un concerto aperto alle già esistenti fanfare degli alpini in congedo delle “antiche” brigate, concerto che ancora mancava nei programmi dell’ANA.
Grazie a tutti
Caro direttore, al termine del raduno del 1° raggruppamento che ha visto nella nostra Omegna la partecipazione, a detta degli organi ufficiali, di circa trentamila persone, sento il dovere di scrivere queste quattro righe per ringraziare tutti, sia per le presenze sia, soprattutto, per lo spirito testimoniato durante i tre intensi giorni.
A difesa del territorio – Aprica
La sezione ANA di Tirano, in accordo con l’amministrazione comunale di Aprica e di Teglio e con il supporto economico dell’Ente “Bacini Imbriferi Montani”, ha organizzato una esercitazione intersezionale di Protezione Civile. La decisione di intervenire nel comune orobico in forma preventiva, deriva dalla situazione critica di alcuni luoghi del territorio. In accordo con l’amministrazione comunale e il dinamico gruppo ANA locale, sono state individuate le aree dove la situazione territoriale è maggiormente problematica.
Un'amara considerazione
Partendo dal fatto che la guerra, anche se a volte necessaria, è un’immane tragedia e quindi quando si commemorano eventi tragici come la Grande Guerra si dovrebbero fare delle considerazioni al di sopra delle posizioni.