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mercoledì, 15 Maggio 2024

Quarant’anni di… uomini speciali!

Premiare coloro che hanno rappresentato degnamente l’Associazione Nazionale Alpini e i suoi valori, quanti in silenzio hanno saputo aiutare i meno fortunati o le persone in pericolo, accorrere in caso di calamità naturali, essere di supporto alle amministrazioni locali. Questo è lo spirito del premio “L’Alpino dell’Anno”, istituito nel 1974 dal presidente della sezione di Savona Franco Siccardi.

Un po’ come volare

A vederli non ci si crede. Si sta ai lati del percorso con il timore che preme sullo stomaco. E loro giù con lo sguardo che alterna terreno e orizzonte, con le gambe che si srotolano come andassero da sole. Questa è la corsa in montagna, per lo più su sentieri irregolari e polverosi, a tratti su strade asfaltate. Un percorso che alterna discesa e salita, dove è necessario mantenere in ogni istante il controllo del proprio corpo.

Le testimonianze nella roccia

Nella Grande Guerra l’area del Passo di Monte Croce Carnico era denominata “zona Carnia” contrapposta alla “zona Carinzia” (in Austria) per la quale il comandante, generale Rohr, dispose: “Resistenza tenace sulla cresta delle montagne della Carnia come prima linea”. Il monte Freikofel si trova proprio qui: caratterizzato da una parete quasi a picco sul versante italiano e da un pendio più dolce su quello austriaco. Come gran parte delle cime durante il conflitto anche il Freikofel venne perso e riconquistato più volte nello stesso giorno.

Le Fanfare a Bergamo

Le Fanfare dei congedati delle cinque Brigate alpine si esibiranno al 5° raduno nazionale, il prossimo 20 e 21 settembre, nella splendida cornice del prestigioso Teatro Donizetti di Bergamo.

Delegazione IFMS in Spagna

Su proposta del presidente IFMS dell’ANA Renato Cisilin una delegazione di alpini si è recata in Spagna, presso il Monastero Les Avellanes (Lleida), per onorare i Caduti della guerra civile spagnola (1936/1939). La delegazione, con al seguito i vessilli di Bergamo, Pavia, Torino, i rappresentanti dei gruppi di Moncalieri, Testona, Carmagnola di Torino, Gropello Cairoli, Gorlago, Mozzo, Osio Sotto, accompagnati dai delegati ANA Alessio Granelli e Danilo Perosa con lo stendardo dell’IFMS, è stata ricevuta a Lleida dal segretario dell’IFMS spagnola Esteban Calzada e da altre autorità militari e civili. Nell’Abbazia di Lleida si è tenuta una solenne commemorazione con la Messa celebrata dall’abate priore.

Inutile indignazione

Egregio signor direttore, ho letto la sua risposta all’alpino Gianfranco Perforato nel numero di giugno 2014 in merito alla doverosa indignazione nel vedere sfilare il signor Gasparri a fianco del nostro presidente e del Labaro. Mi associo all’indignazione e vorrei rimarcare alcuni punti. Il cerimoniale? Quale cerimoniale?

Doppio sforzo, doppia gioia

Esperimento riuscito. Il duathlon, disciplina che include due gare, una di corsa e l’altra in mountain bike, ha fatto il suo esordio alle Alpiniadi estive. Venerdì dopo gli sforzi spesi nella corsa a staffetta, molti atleti hanno sfidato la propria tempra iscrivendosi anche a questa prova. Siamo a Borgo San Dalmazzo, la cittadina campo base di questa quattro giorni di sport. Sono in centosettanta sulla linea di partenza, poco distante altrettante biciclette ognuna con accanto un caschetto.

La Linea Cadorna

Lungo “quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno” di manzoniana memoria, poche decine di chilometri a nord del capoluogo, in territorio comunale di Dervio, la sezione di Lecco ha realizzato il recupero di un tratto della Linea Occupazione Avanzata Frontiera Nord (O.A.F.N.). Il tratto di Linea, che noi continueremo a chiamare con il nome con cui è ormai universalmente nota, ovvero Linea Cadorna, faceva parte del Settore Mera – Adda, sotto settore Bellano – Dervio raggruppamento di Dervio.

Gli alpini a Roma: “Liberate i marò!”

“Marò liberi” si legge sul paracadute che gli alpini avevano portato in sfilata all’Adunata di Pordenone e che sabato 14 giugno è stato gonfiato dal vento della capitale. Al corteo di Roma, in favore della liberazione di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due fucilieri di marina ingiustamente detenuti in India, hanno partecipato centinaia di penne nere - presente anche Luca Barisonzi - accanto ai militari di altre Armi, sindaci, politici e cittadini.

Gli alpini paracadutisti passano alle dipendenze del Comando Forze Speciali

Da luglio il 4° reggimento alpini paracadutisti non è più sotto la guida del Comando Truppe alpine ma dipende dal Comando Forze Speciali, una struttura di recente costituzione che raggruppa tutte le Forze Speciali e per Operazioni Speciali dell’Esercito. Questo cambiamento, che si inquadra nell’ambito del processo di riorganizzazione delle Forze Armate, rappresenta un’attestazione di merito per un’unità d’elite della Forza Armata che, con grande professionalità, è sempre impiegata nei più difficili teatri operativi in cui sono presenti i militari italiani.

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