VICENZA – Ebara per la Protezione Civile
Venti elettropompe per un valore di circa 25 mila euro sono state donate alle squadre di Protezione Civile della sezione di Vicenza dalla Ebara Pumps Europa. Il motivo del gesto della multinazionale giapponese, con stabilimento anche nel vicentino (circa 500 dipendenti), è la fiducia negli alpini. “Uno degli aspetti che caratterizza la nostra azienda - ha spiegato il direttore generale Shu Nagata - è dare un contributo nelle zone in cui siamo presenti. A Vicenza abbiamo individuato gli alpini come destinatari di questo dono perché abbiamo fiducia in loro. Consegniamo il materiale in buone mani e sappiamo che sarà utilizzato per aiutare gli altri”.
Spunti acuti
Caro direttore, nella corrispondenza con i lettori del n. 4/2014 de “L’Alpino”, vengono trattati due argomenti che mi sembra meritino un contributo. 1. Il primo di questi è trattato nella lettera intitolata “Liturgia e Alpini”. In essa Dario Burresi di Trieste segnala che la Curia, nella recita della Preghiera dell’Alpino durante la Messa, consente la dizione “rendici forti” e non quella, testuale “rendi forti le nostre armi”.
Un "monello"
Già da tempo volevo suggerire di pubblicare una pagina di marachelle fatte durante la naja. Avrei voluto fare l’alpino nell’8° per poter baciare il culo ai muli sacri degli alpini, ma il destino mi ha mandato a Borgo San Dalmazzo. Allora pensai: chissà se riuscirò ad andare a Gaeta.
Uniti si può
Sono le otto a Chiusa di Pesio e il sole è già padrone del cielo. Sta per iniziare la gara che aprirà questa prima edizione delle Alpiniadi estive. È la corsa in montagna a staffetta, un connubio di agilità, di forza, di intesa. Il percorso, una volta lasciato il paese, entra nel bosco seguendone l’altimetria. Sono 180 i metri di dislivello da affrontare e 7,650 i chilometri da correre per entrambe le categorie, senior e master.
I raduni dei 4 raggruppamenti
Secondi solo all’Adunata nazionale, sono i raduni di Raggruppamento che si svolgono ogni anno in differenti città d’Italia e richiamano moltissimi alpini. Sono vere e proprie feste di popolo che coinvolgono migliaia di persone e intere provincie con tanti appuntamenti: mostre, concerti, spettacoli, fiere. Ecco i programmi di quest’anno.
TREVISO – Passato e futuro
Bruno, Valerio, Battista, Primo, Carlo, Narciso, Luigi, Giosuè, Giobatta, Fausto, Oliviero sono nomi di alpini, per lo più ventenni, dispersi nella Campagna di Russia con il 3° e il 4° reggimento artiglieria da montagna. Il dicembre del ’42 era stato infernale, la “Battaglia di Natale” aveva lasciato il segno premonitore di quanto di lì a breve sarebbe avvenuto.
Bello il "Tasi e tira"
Sarò nostalgico, ma credo che il nostro “Tasi e tira” sia infinitamente più bello, più profondo e poetico rispetto al triste attuale “Tasi e Imu”.
Federico Fux – sezione di Roma
Il primo è una metafora del servizio, il secondo della “mungitura”.
Supera i monti, divora i piani
Succede spesso che siano proprio gli alpini a raccontarci storie insolite, impronte ravvisabili ancora oggi lasciate da personaggi poco noti. A tale proposito, qualche tempo fa, per via di quelle strane circostanze che accadono nella vita, Mario Nasatti, alpino del gruppo di Valmadrera (Lecco) ci ha parlato dei Badoni, importante famiglia lecchese. La sua storia si intreccia con le cronache della Grande Guerra, con un approfondimento che ci ha offerto Andrea Bianchi, alpino della sezione di Milano. Noi, alchimisti per gioco, abbiamo unito in un’unica miscela queste due fragranze e… voilà, questo è quanto ne è sortito.
CANADA–MONTREAL – Festa per i “veci”
Anche quest’anno la sezione di Montreal, guidata da Ferdinando Bisinella, ha festeggiato i suoi “veci” con una bella giornata, trascorsa insieme alla “Casa del Veneto”. Nella gioia, e tra qualche canto alpino, è stato servito un ottimo “rancio” preparato dai bravi cuochi della Sezione. Erano presenti alla festa anche due giovani, Emilie De Paoli e Karl Cloutier, nipoti dell’alpino Sergio De Paoli, vincitori della borsa di studio “Franco Bertagnolli”.
In breve – luglio 2014
Notizie in breve.
Gli interpreti del tempo
Sono ormai una famiglia. Si conoscono da tempo poiché nei fine settimana viaggiano in giro per l’Italia con un’attrezzatura costosissima e professionale. I cronometristi della Federazione Italiana Escursionisti collaborano anche con l’ANA. È un lavoro di squadra dove ognuno ha un compito stabilito che richiede attenzione, non ammette errori. Sotto ai gazebo collocati nei punti strategici del percorso di gara segnano i tempi, i passaggi, ogni cosa. Poi chiusa la competizione, quando gli atleti possono finalmente godersi rancio e riposo, i ragazzi della FIE entrano in una sorta di conclave.
FELTRE – Ai Caduti per la pace
Gli alpini e la città di Feltre hanno dedicato un monumento alla memoria dei Caduti nelle missioni internazionali e in modo particolare ai cinque alpini del 7° reggimento uccisi durante l’operazione ISAF in Afghanistan, nel 2010: Gianmarco Manca, Matteo Miotto, Marco Pedone, Francesco Vannozzi e Sebastiano Ville. I loro nomi sono scolpiti nella scultura in pietra bianca dell’artista lamonese Antonio Bottegal, posta nel piazzale “Battaglione Feltre”, accanto all’altro monumento che ricorda la conquista del monte Cauriol da parte degli alpini feltrini nel primo conflitto mondiale.