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martedì, 6 Maggio 2025

Un coro racconta…

Nato nel 2011 su iniziativa di alcuni sostenitori ed estimatori del canto alpino appartenenti al gruppo ANA di Merano, il Coro Alpino Merano ha da subito annoverato fra le sue fila cantori provenienti dai Gruppi ANA di tutto il circondario meranese. L’attuale organico, composto in maggioranza da alpini del gruppo di Merano, è infatti completato con alpini iscritti nei gruppi di Lana, Marlengo e Sinigo.

Taurinense, bye-bye Afghanistan

Come nel 2010, in Afghanistan c’è stata la staffetta tra le brigate gemelle “Taurinense” e “Julia” alla guida del comando della regione occidentale del Paese. Il 24 marzo il generale Dario Ranieri ha ceduto il comando al generale Ignazio Gamba, al termine di un semestre intenso in cui la Taurinense ha assistito e facilitato la transizione della responsabilità della regione alle autorità e alle forze di sicurezza locali. È quindi il momento di tracciare un bilancio dei progressi registrati da questa missione, per quanto riguarda la Taurinense, da inserire nella prospettiva del 2014, quando la missione internazionale, nella forma attuale, si concluderà.

Per noi un grande ritorno

Subito dopo aver ricevuto dal direttore de L’Alpino la richiesta di un pezzo sul “Perona sezionale”, mi sono reso conto di non poterlo scrivere perché non ho avuto la fortuna di condividere quel periodo. Al mio ingresso nel 2003 in Sezione Corrado aveva da tempo spiccato il volo verso i lidi di via Marsala: avrei dovuto parlare di situazioni ed emozioni a me raccontate e non vissute in prima persona.

Italiani e austriaci al sacrario di Follina

Domenica 26 maggio ci sarà un incontro italoaustriaco per onorare i Caduti e le vittime civili della Grande Guerra. Avverrà al Sacrario di Follina, in provincia di Treviso, dove al tempo della prima guerra mondiale c’era un ospedale da campo austro-ungarico e dove sono sepolti 900 Caduti.

A Bolzano per parlare di emergenze

La manifestazione fieristica “Civil Protect 2013”, rivolta agli operatori del settore dell’emergenza e della Protezione Civile, è un evento che ha evidenziato la vivacità del volontariato e in generale del settore. Quest’anno l’Ente Fiera di Bolzano, su interessamento del coordinatore sezionale Luca Zanoni, ha offerto gratuitamente un ampio spazio in cui collocare attrezzature e mezzi che compongono la Colonna Mobile dell’ANA. Per rendere meno arida l’esposizione e per mostrare la multidisciplinarità della nostra organizzazione di Protezione Civile è stata installata una palestra di arrampicata, gestita dai volontari della specialità alpinistica, provenienti dal 1° e 3° Raggruppamento.

TRENTO – Strigno in festa per l’85° del gruppo

È stato un raduno che ha riscosso un grande successo quello che si è tenuto a Strigno in occasione dell’85° di fondazione del Gruppo e del 7° raduno degli artiglieri del Gruppo “Pieve di Cadore”. Sotto la guida del capogruppo Remo Raffi, gli alpini hanno lavorato per mesi per preparare l’appuntamento in ogni particolare.

Sfila la Bandiera di guerra del 1° artiglieria da montagna

A Piacenza sfilerà la Bandiera di guerra del 1° reggimento di Artiglieria da montagna di stanza a Fossano, con due compagnie d’onore. Il reggimento è ora al completo, dopo il ritorno del comandante e delle compagnie che per sei mesi sono state in Afghanistan, a Herat. Il reggimento Artiglieria da montagna viene costituito in Torino il 1 novembre 1887 e viene impiegato per la prima volta in azioni di combattimento nello stesso anno, nella Campagna d’Eritrea.

La Cittadella degli Alpini a Piacenza

Dal 9 al 12 maggio l’86ª Adunata Nazionale di Piacenza ospiterà all’Arena Daturi la Cittadella degli Alpini, la suggestiva esposizione di tutti i mezzi e gli equipaggiamenti di ultima generazione in dotazione ai reparti alpini dell’Esercito. La Cittadella si svilupperà su tre aree tematiche che saranno illustrate dai protagonisti.

I DUECENTO DELLA TAURINENSE

L’apporto dei militari italiani nella Resistenza è ancora tutto da scoprire. Di certo, furono i primi ad avviarla, da Cefalonia alla ricostruzione dei primi reparti combattenti con gli alleati. Il politicamente corretto ha a lungo steso un velo su avvenimenti per i quali dovremmo invece andare fieri. Questa dei duecento è un’avventura iniziata dopo l’8 settembre del ’43, quando nel massiccio di Bjela Gora, in Montenegro, la taurinense rifiuta di consegnare le armi e combatte i tedeschi. Un mese dopo, sulle montagne che incombono sulle Bocche di Cattaro, una parte della Divisione si sposta sul massiccio del Bjela Gora: da questo gruppo, le cui possibilità di contrastare il nemico diventano sempre più deboli, si staccano duecento alpini che continuano la resistenza nei boschi, unendosi alla 217ª Divisione partigiana di Tito, nella Bosnia centrale. I superstiti rientrano in Italia nell’aprile dell’anno dopo, in tempo per partecipare alla guerra di liberazione con il battaglione Piemonte, aggregato alle forze angloamericane. Il libro è ricavato dagli appunti dell’allora colonnello Maggiorino Anfosso, comandante del 3° Alpini, conservati dalla figlia Luciana e trasmessi ad uno dei superstiti, Edoardo Vertua, che ne ha fatto un libro. Il volume sarà presentato il 4 maggio, nella sala del Consiglio comunale di Castagnole delle Lanze (Alba).

LA MIA “JULIA”

Nel 70° anniversario dei combattimenti di “Quota Cividale” (Campagna di Russia), l’Associazione Fuarce Cividat ha deciso di pubblicare nella sua collana storica le memorie del cap. magg. Elio Borgobello, Medaglia di Bronzo al Valor Militare per il suo comportamento proprio a “Quota Cividale”. Erano già pronte, raccolte in un fascicolo dato in copia all’Associazione, che le ha stese nel rispetto dell’originale. Dopo la tragica ritirata dell’8 settembre, a 22 anni torna a casa. È la storia raccontata da chi l’ha vissuta.

LA STORIA DELLA GUARDIA DI FINANZA E DELL’EX CASERMA SAN MARCO A CONEGLIANO

C’è un legame forte che unisce un alpino alla caserma in cui ha prestato servizio di leva e questo perché per un anno e più, essa ha rappresentato per lui una casa da condividere con i fratelli di naja. Questo volume, stampato su carta patinata con meravigliose illustrazioni d’epoca, ripercorre la storia dell’edificio San Marco (sede del 7° reggimento Alpini e della brigata di artiglieria da montagna del Veneto) dalla sua nascita, nel 1886, fino ad oggi. Nei locali dell’ex “palazzina Comando”, infatti, ha sede attualmente la Compagnia della Guardia di Finanza. Il lettore viene condotto in un coinvolgente excursus dove potrà rivedere luoghi e contesti che la patina del tempo ha potuto incidere solo in parte: ripercorrere idealmente la piazza d’armi, i corridoi e le camerate, ricordando gli anni del servizio militare e della gioventù che giacciono ancora immoti lì, dove ha vissuto un periodo indelebile nella vita di ogni militare e di ogni uomo.

VITTORIO GASPARINI

L’insegnamento civile che ci ha lasciato il partigiano Vittorio Gasparini, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria. Nel ventennio fascista rifiuta l’omologazione, la sua tempra morale e le virtù cristiane fanno sì che non fosse disposto a tradire. Ma più di tante parole serve leggere la motivazione della sua Medaglia d’Oro: “Si prestava volontariamente a cooperare con il fronte clandestino di resistenza della Marina militare raccogliendo e inviando preziose informazioni militari, politiche ed economiche… Arrestato dai tedeschi e torturato per più giorni resisteva senza mai tradirsi né rivelare i segreti a lui noti, addossandosi le altrui colpe e riuscendo con ciò a scagionare un compagno che veniva liberato. Condannato a morte veniva barbaramente fucilato in una piazza di Milano, poco discosta dalla propria abitazione. Elevato esempio di indomito coraggio e di incrollabile forza morale, ammirevole figura di ufficiale e di martire che ha coronato la propria esistenza invocando la Patria”.

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