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mercoledì, 18 Giugno 2025

Alpini, in una mostra e un libro

Ci voleva una mostra per inquadrare al meglio la presenza degli alpini in Alto Adige in occasione dell’Adunata nazionale. Di qui una felice intuizione del vice presidente della Giunta della Provincia autonoma Christian Tommasini di trasformare in un libro di storie, testimonianze e immagini un patrimonio di memoria che altrimenti sarebbe andato perduto per sempre. Il bel libro del giornalista e scrittore Paolo Valente e del fotografo Nicolò Degiorgis, dal titolo “Alpini - Un racconto contemporaneo”, apre uno spaccato della famiglia tipo degli alpini: della famiglia, perché l’alpino non è mai solo nelle sue esperienze, tramanda valori, evoca ricordi, plasma la famiglia in un certo modo, che è quello d’essere alpino. Ci sono tante testimonianze. Ricordi, aneddoti che ci portano indietro nel tempo, agli Anni Venti, alle prime presenze degli alpini a Bolzano, agli anni della guerra e della difficile convivenza.

Da Cuneo al Don, in una mostra

Il 9 luglio 1942 venne istituita l’ARMIR (Armata Italiana in Russia), comandata dal gen. Gariboldi, di supporto al Corpo di Spedizione Italiano in Russia (CSIR) inviato l’anno prima a fianco delle truppe tedesche impegnate nell’Operazione Barbarossa.

TRENTO – Ritrovata la lapide di Giuseppe Degol

È stata ritrovata per caso da alcuni cacciatori in zona Corna Calda (Rovereto) la lapide eretta nel luogo dove morì in combattimento il sottotenente Giuseppe Degol, a cui è intitolato il gruppo di Strigno, sezione di Trento. L’iscrizione recita: “14 novembre 1914. Qui cadde combattendo per l’Italia il volontario Trentino Degol Giuseppe, sottotenente 6° Alpini nato a Strigno il XXX-VIIIMCCMXXCII. La legione Trentina pose”. Il Comune di Strigno nel 1957 aveva intitolato al sottotenente Degol la caserma che ha ospitato per cinque anni il gruppo artiglieria da montagna “Pieve di Cadore”.

Quella lunga notte tragica non finisce mai

Settant’anni, tanti sono trascorsi da quella tragica sera del 28 marzo 1942, quando alle ore 23,45 il sommergibile inglese Proteus, comandato da Philip Steward Francis, squarciò con un siluro la fiancata sinistra del il piroscafo Galilea. Quest’ultimo era partito da Patrasso alla volta di Bari ma la sua traversata si fermò all’altezza di Prevesa, nel Mar Ionio, portando con sé quasi tutto il suo carico umano; dei 1.275 imbarcati si salvarono 284 uomini e più della metà di questi erano alpini.

SVIZZERA – Ginevra: l’assemblea del Gruppo

Soci e simpatizzanti del gruppo di Ginevra si sono riuniti per l’assemblea generale – la 48ª - nella “Maison General Dufoure. Dopo i saluti del capogruppo Strappazzon, il vice capogruppo Vola ha ricordato i soci “andati avanti”, nominati uno ad uno tra la commozione generale. La presidenza dell’assemblea è stata affidata al gen. Mario Amadei, quindi il tesoriere Giacomo Schiagno ha dato conto della situazione economica del gruppo per l’esercizio 2011, in attivo nonostante le spese sostenute.

VARESE – Il gruppo di Cantello festeggia i 90 anni

I tamburi della fanfara alpina “Giuseppe Verdi” di Capolago hanno aperto la manifestazione per il 90° compleanno del gruppo di Cantello. C’erano il vessillo della Sezione, scortato dal presidente Francesco Bertolasi e dal consigliere nazionale Adriano Crugnola, 34 Gruppi con gagliardetti, il sindaco di Cantello Gunnar Vincenzi, il sindaco di Venegono Inferiore Pierluigi Oblatore e il vice sindaco di San Prospero.

BIELLA – Pralungo: 80 anni di impegni e attività

Il gruppo ANA di Pralungo ha un passato ricco di impegni e attività. La sua storia fu valorizzata già dalle cronache del 50° di fondazione, quando la festa e il raduno intersezionale furono citati dai giornali come “una festa meravigliosa che ha fatto rivivere il lustro delle grandi manifestazioni”.

Viaggio a Perth in ottobre per la riunione delle sezioni australiane

Nei giorni 27 e 28 ottobre a Perth ci sarà la riunione delle Sezioni australiane alla quale parteciperà il presidente nazionale Corrado Perona.

Il ten. col. Franco Forlani

Ho letto la lettera “Lo stemma sabaudo” di Mauro Galbiati (L’Alpino, n. 1 di gennaio) e mi è venuto in mente quanto scritto dal ten. col. Franco Forlani, che è ‘andato avanti’ e che fu capogruppo di Molinella (BO) dopo aver combattuto in Russia, quale sottotenente del Gruppo “Vicenza”, Croce di Guerra al V.M. Il nostro Forlani, dopo il fatidico 8 settembre, fu “ospite” dei campi tedeschi e vi rimase fino al termine della guerra, fedele al giuramento prestato. 

Alpini e politica

Anche se il singolo alpino, in quanto cittadino, ha un suo proprio orientamento politico, l’ANA è per suo statuto apartitica. Purtroppo c’è ancora chi considera gli alpini un ricco bacino elettorale; figure politiche e della Pubblica Amministrazione si propongono a volte come sostenitori e “santi patroni” degli alpini, sicuri che in futuro questi gli dimostreranno la dovuta gratitudine.

In Liguria i volontari alpini

Nell’alluvione del 25 ottobre dell’anno scorso, che ha interessato intensamente il territorio della fascia costiera ed interna della zona delle Cinque Terre, i volontari dell’Associazione Nazionale Alpini furono i primi ad arrivare sul posto per le operazioni di soccorso, ma anche gli ultimi a lasciare questi luoghi per compiere attività di sostegno alla popolazione, oltre che per gli improrogabili ripristini ambientali.

BOLOGNESE ROMAGNOLA – “Vi racconto la mia Russia…”

Il libro “L’alpino dalle sette vite sul fronte russo” dell’artigliere alpino della Julia, reduce di Russia Diotalevio Leonelli, sopravvissuto alla battaglia di Nikolajewka – uno dei pochissimi reduci di Russia ancora in vita che possa raccontare in prima persona il fronte russo – è stato presentato a Lugo di Romagna da Bruno Pizzul, alpino e giornalista, presenti Vittorio Brunello, direttore de L’Alpino, Gianfranco Cenni, presidente della sezione Bolognese Romagnola, il reduce pluridecorato Carlo Vicentini e circa 300 alpini.

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Nato ad Aosta il 20 gennaio 1997 è dottore commercialista, iscritto anche all’albo degli esperti contabili della Valle d’Aosta e ha l’abilitazione alla professione...

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