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sabato, 3 Maggio 2025

Il rispetto del cappello

Desidero riferirmi alla lettera “Il cappello negato”, n. 1 gennaio 2012, a firma del gen. Battista Beschin di Arzignano, che ripropone il rispetto per il nostro cappello. Ho apprezzato la sensibilità di Beschin e la risposta. La mininaja sembra consolidata come attività promozionale per incentivare i giovani a conoscere il glorioso Corpo e, eventualmente, preferirlo per un loro servizio militare. 

Il 70° con i giovani, perché non dimentichino

La tragica fine del “Galilea”, che causò la perdita di gran parte del battaglione Gemona, è una vicenda che viene commemorata ogni anno dagli alpini della sezione di Pordenone a Chions, il comune che ebbe il maggior numero di vittime. Da sempre, questa manifestazione coinvolge la classe 4ª delle scuole elementari, intitolate al ten. alpino Berengario Ortiz, Caduto sull’altopiano di Asiago nella Grande Guerra. Anche quest’anno, il 4 marzo, dopo lo sfilamento attraverso il paese e la deposizione della corona d’alloro al monumento ai Caduti, il corteo ha raggiunto il camposanto dove dal 1947 è collocato il monumento a forma di nave che riproduce il “Galilea”.

Trincee e caverne: i segni della Grande Guerra

Nella nostra serie dedicata ai musei ben s’inserisce questo che è tra i più significativi e completi. Non espone cimeli, divise, armi, ma riguarda i luoghi in cui vissero, combatterono e morirono tanti nostri soldati in quella guerra di trincee e di mine che spesso si rivelò, in montagna, non meno cruenta di quella di pianura. Ecco dunque questa testimonianza recuperata con il lavoro di tanti volontari alpini “per non dimenticare”.

In memoria di padre Brevi M.O.V.M.

È stato promosso presso la sezione di Roma, su iniziativa dell’ambasciatore Paolo Scarso e di Franco Ballerini – alpini della Julia – con la partecipazione del coro ANA Malga Roma, un gruppo di iniziativa per perpetuare il ricordo della vita e delle opere di padre Giovanni Brevi, Medaglia d’Oro, cappellano militare del 9° Alpini, del btg. L’Aquila in Albania e del btg. Val Cismon in Russia. Padre Brevi, sopravvissuto all’epopea di Selenyj Jar dove il Val Cismon meritò due medaglie d’oro, venne catturato dai russi a Lessnitschanskij con gli ultimi superstiti del reggimento.

Monumento a Gigli e De Cillis genieri Caduti in Afghanistan

Al Camp “Arena” di Herat, sede del Comando NATO a guida italiana su base della brigata “Sassari”, è stato inaugurato il mese scorso un monumento dedicato al 1° maresciallo Mauro Gigli, del 32° reggimento genio alpino di Torino e al caporalmaggiore capo Pier Davide De Cillis, del 21° reggimento Genio di Caserta. I due militari erano parte del Team incaricato della bonifica di ordigni improvvisati: il 28 luglio 2010 uno di questi esplose mentre stavano neutralizzandolo, ferendo anche il capitano Federica Luciani, del 2° reggimento Genio Pontieri di Piacenza.

Il col. Enrico Attilio Mattina nuovo capo Ufficio P.I. del Comando Truppe alpine

Il colonnello Enrico Attilio Mattina è il nuovo capo dell’Ufficio Pubblica Informazione del Comando Truppe alpine. Ha sostituito il ten. col. Camillo della Nebbia, che ora comanda il Gruppo Aosta del 1° reggimento artiglieria da montagna di stanza a Fossano.

COMO – Rivive un altro tratto della Linea Cadorna

È dal 2005 che gli alpini della sezione di Como lavorano per recuperare tratti delle trincee delle opere difensive conosciute come Linea Cadorna, dal nome del generale che ne attuò il progetto fra il 1916 e il 1917. Edificata come difesa da una possibile invasione austriaca della piana di Milano, l’opera inizia ad est della Valle d’Aosta, prosegue nell’Ossola, e nel Varesotto, arriva al Lario nel territorio di Como, segue sul monte Bisbino, Valle Intelvi, Dongo, monte Legnone e il Forte di Fuentes, sulla sponda lecchese e si spinge sul crinale valtellinese-bergamasco fino allo Stelvio.

“Cuore alpino per l’Abruzzo”

Raccontare il grande intervento dei volontari alpini e dell’Associazione in Abruzzo, colpito dal tremendo terremoto del 6 aprile 2009: è nata così l’idea di “Cuore alpino per l’Abruzzo”, un libro autentico in cui a narrare sono quanti hanno collaborato nei progetti e nell’organizzazione, dove è dato spazio anche ai racconti più genuini dei molti volontari alpini in aiuto alla popolazione che in pochi istanti ha visto drammaticamente cambiare la propria vita. 

Al Contrin, fra cattedrali di roccia

Domenica 24 giugno si svolgerà in forma solenne il pellegrinaggio al rifugio Contrin, in alta Val di Fassa (Trentino). È un rifugio di proprietà dell’ANA, al centro di uno splendido anfiteatro: sorge su uno sperone di roccia alla base delle parete sud della Marmolada (700 metri di pareti strapiombanti con vie di arrampicata tra le più belle di tutto il settore alpino) e fa di questo posto il più bel luogo di tutto il settore delle Dolomiti Orientali. Non certo a caso viene definito una perla dell’arco alpino centro-orientale, specialmente dopo la complessa ristrutturazione, conclusa nel giugno del 2010, che ha riguardato il corpo principale e l’attiguo rifugio dedicato alla Medaglia d’Oro Efrem Reatto.

IMPERIA – Disponibili gli annulli postali del 1° raggruppamento

La sezione ANA di Imperia informa che sono disponibili gli annulli postali realizzati in occasione del raduno del 1° raggruppamento di Imperia del settembre 2011, consistenti in un folder comprensivo di 6 cartoline regolarmente affrancate.

Montenegro: così salvai 22 prigionieri

Mio padre, Giuseppe Bianchini (indicato dalla freccia nella foto sotto), nato a Misano Adriatico il 19 agosto 1915, nel maggio del 1942 era sottotenente veterinario nel battaglione Feltre. Oggi abita ancora nella casa dove è nato, in via Scacciano, 46. È assai fiero di essere alpino.

GRAN BRETAGNA – La Veglia Verde a Londra

La tradizionale Veglia Verde, organizzata tutti gli anni dalla sezione ANA Gran Bretagna l’ultimo sabato di gennaio, quest’anno ha ospitato anche una ventina di alpini venuti espressamente dall’Italia. Il gruppo, proveniente da Valeggio sul Mincio, il venerdì ha reso omaggio al monumento all’Alpino (nella foto), nel parco di Villa Scalabrini a Shenley, ai piedi del quale è stata deposta una corona alla presenza di una dozzina di alpini della sezione Gran Bretagna con il vessillo sezionale.

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