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mercoledì, 7 Maggio 2025

Il rispetto della diversità

Ho ricevuto la pubblicazione del numero agosto/settembre della rivista L’Alpino che come al solito ho letto prima di tutta l’altra corrispondenza. Già da qualche tempo avevo appreso del suo nuovo e prestigioso incarico di direttore responsabile della rivista, sono certo che la sua qualificata competenza potrà dare ancor più risalto a questo strumento di collegamento con tutta la famiglia alpina.

Grazie per L’Alpino!

Grazie!! È arrivato! Il mio primo giornale L’Alpino è arrivato! Sono figlia e mamma di alpini e volevo il mio giornale personale, da leggere tutto, gustarmelo e ora sono ufficialmente “amica degli alpini”.

Alpini padani e cappello

Leggendo della manifestazione della Lega Nord in piazza dei Signori su “L’Arena” del 18 giugno, sono rimasto indignato alla seguente frase: “Mario Borghezio scende, urla “secessione” e fa il segno di vittoria con le dita. Gli “alpini padani”, con tanto di penna nera, gradiscono”.

La dignità in un saluto

Sono partito da Ovada all’1,30 e, una volta raggiunta Alessandria, ho proseguito il viaggio con il Gruppo. All’arrivo a Bolzano mi ha accolto un cielo sereno e un’aria frizzante. Dopo brevi convenevoli ci siamo dati un punto di ritrovo e… rompete le righe. Decido con mio figlio di passeggiare per il centro storico: case antiche e piazze che rievocano tempi storici.

I bambini del “Progetto Cernobyl”

A nome e per conto dell’associazione di volontariato “Progetto Cernobyl di Caselle” vorrei, ancora una volta, esprimere pubblicamente la nostra gratitudine ai gruppi locali degli alpini, che da sempre sostengono la nostra iniziativa di solidarietà.

All’ammainabandiera in ciabatte

Sono stato richiamato ad un comportamento più corretto per aver partecipato all’ammainabandiera in ciabatte. Questo è successo a Finale Emilia al termine di una giornata di lavoro come volontario P.C. ANA. A 68 anni sinceramente la cosa non mi ha fatto piacere.

Anche in Romania, la solidarietà alpina

Anche quest’anno si è concluso il campo scuola di una settimana a Slanic Prahova organizzato dagli alpini di Bucarest in collaborazione con il centro Don Orione e la Migrantes.

Rispetto per la diversità

Egregio direttore, non so se lei sia o meno appassionato di calcio, ciononostante non credo le sia sfuggita la polemica scatenata dalle esternazioni - probabilmente schiette - anche se obiettivamente piuttosto rozze: cosa che peraltro non può sorprendere, dato il personaggio che le ha espresse, di Antonio Cassano in merito all’ipotetica presenza di calciatori omosessuali nella nazionale.

Sulle orme di due Caduti (negli USA)

Prossimamente mi recherò presso Fort Lawton, una ex installazione militare USA presso Seattle (Washington), per rendere omaggio alla tomba del soldato Guglielmo Olivotto di Nervesa della Battaglia (Treviso), deceduto in prigionia il 15 agosto 1944.

Lettera al mio campione

Gentile direttore e sua redazione, sono l’alpino Giacomo Gruarin del gruppo di Bagnarola-Ramuscello (Pordenone). Negli anni 1991-92 ho svolto il servizio militare nella fanfara della brigata alpina Julia a Udine. Fortunatamente, oltre ad essere alpino, sono anche il papà di due splendidi bambini: Pietro di 7 e Francesco di 1 anno. Ho voluto spedirvi la foto che mi ritrae con i miei due bimbi e scrivervi questa lettera come mi ero promesso lo scorso anno. Il 6 gennaio, dopo solo 26 settimane di una difficilissima gravidanza per cercare di salvare mamma e bambino, i medici dell’ospedale di Udine intervengono d’urgenza e fanno nascere cento giorni prima del previsto il nostro piccolo Francesco di soli 572 grammi!

Sacrari e Onorcaduti

Le scrivo in merito all’articolo su L’Alpino di giugno dal titolo “Sacrari, un accordo con Onorcaduti”. I nostri monumenti ai Caduti, sia quelli nazionali che dei nostri Comuni, sono una parte integrante della nostra storia, noi come cittadini e come alpini, d’accordo col nostro sindaco, diamo un aiuto alla manutenzione ordinaria, ma non ci sostituiamo al Comune.

L'Adunata è anche questo

Sono partito da Ovada all’1,30 e, una volta raggiunta Alessandria, ho proseguito il viaggio con il Gruppo. All’arrivo a Bolzano mi ha accolto un cielo sereno e un’aria frizzante. Dopo brevi convenevoli ci siamo dati un punto di ritrovo e… rompete le righe. Decido con mio figlio di passeggiare per il centro storico: case antiche e piazze che rievocano tempi storici.

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