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mercoledì, 7 Maggio 2025

Le meraviglie della Marca Trevigiana

Vi sono luoghi che destano stupore e meraviglia, per il dolce paesaggio, per i gioielli d’arte, per le prelibatezze della cucina. Visitarli tocca il cuore. La Marca Trevigiana, conosciuta in passato come “Gioiosa et Amorosa” è uno di questi luoghi. 

Sostieni la disabilità

Si concluderà con l’Adunata del Piave la raccolta fondi organizzata da Fondazione di Comunità e dalle Sezioni di Treviso, Conegliano, Valdobbiadene e Vittorio Veneto che a partire da gennaio di quest’anno hanno promosso il progetto “Sostieni la disabilità”. 

Aiutaci ad aiutare il Centro Italia

L’Ana in collaborazione con le Truppe Alpine organizza una raccolta fondi per i terremotati del Centro Italia.

Nei giorni dell’Adunata saranno attivi a Treviso due punti di raccolta alla Cittadella Militare in viale Cairoli e allo stand di Trento in piazza Duomo, che esporranno il manifesto riportato nell’immagine allegata.

Le somme donate concorreranno a finanziare i quattro progetti che l’Associazione ha avviato ad Accumoli, Arquata del Tronto, Campotosto e Preci. Aiutateci ad aiutare!

Il manifesto »

“Insema per la baracca”

Sarà allestito a Treviso presso l’Expo del Territorio, viale D’Alviano, Mura S. Marco, uno stand promozionale per la vendita della spilla celebrativa di “Insema per la Baracca: give me hope”. Il costo della spilla è di 5 euro.

Anche a Treviso: presenti!

Le tante attività che la Protezione Civile dell’Ana ha programmato per la prossima Adunata confermano un indirizzo che si è consolidato in questi ultimi anni: un impegno che permette di perfezionare procedure operative e organizzative. Anche a Treviso gli alpini, per dimostrare il profondo senso di solidarietà che li anima, hanno deciso di fare un dono alla città che riguarda la conservazione dell’ambiente e le attività con finalità sociali.

Sfidarsi in montagna

Era la memorabile estate del 1789. Mentre la Francia viveva il crollo della monarchia, il nobile trentanovenne Dèodat de Dolomieu, scienziato empirico e autodidatta, intraprese un viaggio in Tirolo. Camminò per oltre 1.300 chilometri lungo valloni, superando passi, oltre valichi inesplorati. E s’imbatté in una roccia nuova, diversa, capace di trattenere il bagliore dei raggi del sole, nell’ultima sera. Una pietra che, complice il destino, venne battezzata Dolomia perché figlia di monsieur Dolomieu, suo primo estimatore. Queste rocce hanno visto passare migliaia di alpini, in guerra e in pace. Monguelfo, Dobbiaco, San Candido, campi estivi e invernali, il 6º Alpini e il 2º artiglieria da montagna erano di casa qui. 

L’aria che vorremmo

Noi alpini, si sa, siamo gente un po’ speciale, niente di strano dunque se anche i nostri campionati sportivi sono diversi dagli altri. Le giornate passate nelle valli ossolane di Formazza e Antigorio per l’82º campionato Ana di sci di fondo, sono state speciali in tutto. E il calore della gente di montagna, stretta attorno agli alpini, ha mitigato la rigidezza del clima. Le manifestazioni sono iniziate il venerdì sera a Premia con il concerto molto apprezzato del coro Ana della Sezione di Domodossola, padrona di casa. Sabato mattina la deposizione della corona d’alloro al monumento ai Caduti.

Comandante ci mancherai

Chi conosceva il generale di Corpo d’Armata Luigi Morena, il Comandante, era convinto che questo momento non sarebbe mai arrivato. Gino, come si faceva chiamare dalla gran parte degli amici, sembrava eterno. E invece, con lo zaino dei suoi novantanove anni abbondanti sulle spalle, è “andato avanti” anche lui. Un uomo davvero speciale, per la tempra fisica che gli ha permesso di arrivare alla sua età, per la lucidità e l’effervescenza dello spirito, che non l’hanno mai abbandonato. La sua grande dote, tuttavia, era l’affabilità con cui riusciva a farsi voler bene a prima vista, con un sorriso che era un segnale di apertura e di accoglienza. Metteva chiunque a proprio agio, con qualcuna delle sue battute fini e spiritose.

Per i caduti in Russia

Il tempio di Cargnacco, dedicato alla Madonna del conforto, è l’unico e il maggior sacrario italiano dedicato ai Caduti della Campagna di Russia. In esso riposano circa ottomila e duecento salme di soldati ignoti e poco più di cinquecento resti noti, idealmente suddivisi tra i vari Corpi e Reparti presenti nelle steppe gelate della Russia. Il Sacrario sorse grazie alla volontà del cappellano alpino don Carlo Caneva, reduce di Russia e poi parroco di Cargnacco, su progetto dell’architetto Giacomo della Mea, ufficiale degli alpini, reduce di Grecia e Russia. 

Caro amico, ciao

Alle dieci di mattina di venerdì 17 febbraio ricevo una telefonata: questa notte Carlo Vicentini è “andato avanti”. Resto frastornato: ho perduto un grande amico, vero e schietto. Non so che fare o che dire. Prendo tempo. Dal librone “Aosta ’41: c’ero anch’io” cerco qualche cenno a Carlo, che fu allora con me nei Battaglioni universitari, mandati dal duce in guerra con una circolare speciale (la 4080/B/21!) che aboliva ogni esenzione. Carlo Vicentini in quella retata era uno dei più anziani. 

Aiuti senza tregua

Sono in autostrada e mi sto recando con Michele Longo a un appuntamento di protezione civile nel Veneto. È il 18 gennaio, il cielo è terso e il sole illumina le montagne. Una situazione climatica totalmente differente da quella delle regioni dell’Italia centrale, colpite dalle abbondanti nevicate.

In viaggio verso sud

In seguito a vari sopralluoghi sono stati individuati quattro interventi, uno per ognuna delle nostre Sezioni direttamente coinvolte nel terremoto che ha colpito il Centro Italia. I progetti sono stati presi in considerazione dopo aver consultato i sindaci, la gente e gli alpini del posto e prevedono la realizzazione di strutture polifunzionali a carattere definitivo da realizzarsi entro quest’anno, in modo da rispondere concretamente e tempestivamente alle esigenze della popolazione. Ad oggi sul conto aperto dall’Ana per la raccolta di fondi per le popolazioni terremotate del Centro Italia vi è la somma di 1.148.000 euro. Nel Consiglio Direttivo Nazionale del 25 febbraio verranno discussi gli interventi da realizzare. 

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