La responsabilità ci ha reso uomini
Era sera e si percepiva una certa agitazione nella palazzina Comando. Da tempo ci stavamo preparando per l’operazione “Vespri Siciliani”. Già erano pronti i piani di caricamento e, nelle nostre teste e nei nostri automatismi, i dettagli dell’addestramento: posti di blocco, perquisizioni, pattugliamenti, metodi di irruzione in un caseggiato…
I “miei ragazzi” di Albatros
Era dicembre del 1992, quasi Natale, ed io, insieme ad altri ufficiali del Gruppo Tattico Aerotrasportabile “Susa” mi trovavo ad Heidelberg, in Germania per le riunioni preparatorie alle esercitazioni annuali della NATO Allied Mobile Force (AMF) che il “Susa”, con il contingente “Cuneense”, svolgeva in Norvegia, Turchia e in Danimarca. Quell’anno il “Susa” si sarebbe dovuto schierare in Danimarca, ma un ordine tanto perentorio quanto inatteso ci avrebbe fatto cambiare programma: dallo Stato Maggiore dell’Esercito giunse in Germania la comunicazione di rientro immediato in Italia perché a breve sembrava saremmo dovuti partire per una missione in terra lontana.
Essere direttore
Dal 1919 se ne sono succeduti molti, personalità illustri, indimenticate. Figure che hanno lasciato un’eredità che pezzo dopo pezzo ha costruito un giornale, il nostro. L’Alpino. Sto parlando dei Direttori. Tutta gente che si presenta da sé. Eppure a me il compito di tracciare un breve profilo dell’attuale e dei due predecessori. Mi appresto a metter su carta quanto nella mia zucca ora è solo pensiero. Senza pretesa alcuna.
Arrivederci, Julia
“Arrivederci Julia”: la brigata in partenza per l’Afghanistan per dare il cambio alla gemella Taurinense ha ricevuto il saluto della gente e delle autorità di Udine. La cerimonia si è svolta il 1° marzo alla caserma “Pio Spaccamela”, presente il capo di Stato Maggiore dell’Esercito gen. Claudio Graziano e il comandante delle Truppe alpine gen. Alberto Primicerj. L’ANA era rappresentata al massimo livello con il Labaro e il presidente nazionale Corrado Perona, accompagnato da numerosi consiglieri.
Un piccolo, grande mondo mediatico
È una grande e bella realtà nell’ambito dell’Associazione: sono i 76 giornali sezionali, i sette delle sezioni all’estero e i circa cento di gruppo. Circa, perché il numero dei giornali di gruppo – essendo meno legati alle scadenze cui devono sottostare i giornali sezionali – varia di anno in anno, pur restando mediamente compreso fra gli 85 e i 100: sono talvolta semplici fogli formato A4, piegati in due, ma hanno la stessa dignità del giornale di tante Sezioni in carta lucida, con tante pagine e foto a colori.
Passaggio di consegne al 1° artiglieria da montagna
Si è svolta nella caserma “Perotti” di Fossano (Cuneo) la cerimonia di avvicendamento al vertice del 1° reggimento artiglieria da montagna. Il col. Aldo Costigliolo, recentemente rientrato dall’Afghanistan dove per sei mesi ha comandato l’unità militare italiana che assiste i piani di sviluppo locali nella provincia di Herat, (Provincial Reconstruction Team – CIMIC Detachment) ha ripreso il comando subentrando al ten. col. Camillo della Nebbia che continuerà nell’incarico di comandante del Gruppo “Aosta”.
Una giornata per dire grazie
Questo il contenuto e tema dell’iniziativa promossa dalla Regione Emilia-Romagna per porgere un ringraziamento a tutto il sistema di Protezione Civile intervenuto in soccorso alla popolazione dopo il sisma in Emilia Romagna della scorsa primavera.
Borsa di studio ANA per la ricerca
L’ANA ha assegnato alla Fondazione Don Gnocchi una borsa di studio del valore di 48mila euro, per gli anni 2011 e 2012, destinata alla ricerca. A consegnare l’assegno al ricercatore Cristian Ricci sono stati il vice presidente nazionale vicario Adriano Crugnola e il tesoriere Gianbattista Stoppani, presente anche Michele Casini, già tesoriere dell’Associazione e oggi membro del Collegio dei revisori della Don Gnocchi.
Libano: 35° anniversario di UNIFIL
Libano - Il 19 marzo si è celebrato a Naqoura, presso il quartier generale della missione ONU, il 35° anniversario della costituzione di UNIFIL. Una rappresentanza delle 38 Nazioni che contribuiscono alla missione ha preso parte alla cerimonia che si è svolta alla presenza di rappresentanti delle Forze Armate libanesi, delle autorità locali e della comunità internazionale.
Sulle orme degli alpini di leva
Nella provincia di Lalaua sorgeva una missione cattolica che era stata occupata e semidistrutta dal regime comunista. Durante il loro intervento in Mozambico gli alpini aiutarono le suore della missione a riprendere il loro faticoso lavoro e negli anni successivi in molti rimasero in contatto con le religiose, inviando spesso aiuti. Quando, nell’aprile 2005, il Consiglio Direttivo Nazionale decise di ricordare la missione “Albatros” e di lasciare in Mozambico un segno tangibile della presenza degli alpini in quella terra a sostegno della popolazione, la scelta ricadde sulla missione cattolica di Lalaua che aveva ancora tanto bisogno d’aiuto.
L’arte del mangiar bene
Piacenza, la città che ospita la prossima Adunata nazionale, è posta all’estremo ovest della regione Emilia Romagna con la quale è collegata attraverso Parma. I suoi confini, con Cremona e Milano, la portano ad avere contatti con la Lombardia dalla quale è separata solo dal Po, e attraverso Alessandria con il Piemonte e la Liguria.
Per ricordare Selenyj Jar
Nemmeno le fosche previsioni meteo ed un freddo pungente hanno fermato gli oltre diecimila alpini provenienti dall’Abruzzo e da gran parte d’Italia per la ventunesima edizione della commemorazione di Selenyj Jar svoltasi ad Isola del Gran Sasso (Teramo) il 9 e 10 febbraio.