Norvegese ai soci aiutanti

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    Ho visto la foto del cappello norvegese che si vorrebbe dare ai soci aiutanti (che sono i benvenuti tra noi) e mi chiedo: non c’è un altro copricapo più decente per loro?Sarebbe stato meglio un berrettino stile baseball di color verde scuro con la stessa scritta e lo stesso stemma! Va da sé, come già ribadito, che il copricapo classico delle Truppe alpine va dato solo a chi ha effettivamente militato nelle stesse per un determinato periodo, piuttosto i capigruppo facciano pulizia sui cappelli degli associati, lasciando solo i distintivi dei reparti di appartenenza, togliendo tutto il resto (mostrine, fiaschi o altro).

    Daniele Tinti Treviso

    Pur comprendendo la meritorietà dei soci non effettivi nel contribuire all’attività dell’Associazione, trovo che questi formalismi rendano sempre più labile il confine tra chi è alpino e chi è vicino agli alpini , confine da mantenere. Premesso che non condivido la scelta di creare un distintivo e un copricapo, che bisogno c’era di adottare un berretto che ricorda così fortemente la nostra amata norvegese? Domanda polemica: a quando un cappello di foggia alpina ?

    Giovanni Padovani Gruppo Centro Verona

    Se sul cappello alpino c’è un’unanimità dogmatica di consensi mai sentito un qualsiasi accenno di tipo eretico sul copricapo degli amici ci sono almeno 380mila idee diverse. Tanti quanti sono i soci dell’ANA. La norvegese l’abbiamo portata in servizio con moderato entusiasmo. Non so come l’accoglieranno i nostri soci aiutanti. Non è proprio male come berretto, comunque è meglio di una varietà fantasiosa di copricapi da confondere le idee. Saranno i destinatari, con la serietà del loro servizio, a renderlo popolare e apprezzato. Non mi pare che possa essere visto come un passo verso il cappello di foggia alpina . Caso mai il contrario.

    Pubblicato sul numero di maggio 2010 de L’Alpino.