4 Novembre, festa delle Forze Armate ma anche cerimonia in ricordo dei Caduti nelle due guerre mondiali, guerre che tanti lutti hanno portato e quindi dovrebbero essere bandite. Compito che spetta ai politici ed alla società, con iniziative che promuovano una giusta uguaglianza responsabile, senza privilegi. Il 4 Novembre è una ricorrenza dimenticata dall’informazione che dovrebbe invece pubblicizzare in anticipo le cerimonie e non dopo. Le scuole potrebbero partecipare alle cerimonie e così mantenere in vita i valori che sono alla base del benessere e della libertà di cui godiamo.
Renato Tomezzoli Verona
Utopia e realtà. Finora la storia dell’uomo non è riuscita a conciliarle. Le guerre, condannate da tutti, dai tempi della clava continuano a devastare ampie aree del mondo, con strumenti e modalità sempre più terrificanti. Anche la giusta uguaglianza responsabile è un bel sogno. Il Primo a farne una missione di vita è finito in croce, gli ultimi, specialmente in Unione Sovietica ma non solo, hanno creato qualche guaio di troppo. Noi alpini, più semplicemente, cerchiamo di conservare la memoria dei sacrifici che hanno comportato il benessere e la libertà di cui godiamo, magari aggiungendovi qualche opera buona. Senza la pretesa di essere gli unici a farlo e convinti che non sempre si riesce ad essere all’altezza del compito. L’informazione vende il prodotto sulla base della domanda e … delle direttive dei padroni. Che ovviamente sono lontani dalla nostra sensibilità e a loro poco importa se c’è qualche scolaresca in più davanti ai monumenti.