Correvano gli anni cinquanta ed in Alto Adige si stavano svolgendo le Grandi Manovre Latemar. Un giorno mi venne comunicato che era programmata un’importante manovra d’attacco delle Forze Rosse contro le Azzurre al Passo di Monte Croce Comelico, con obiettivo la Val Pusteria. Con alcuni colleghi mi recai al Passo e mi sistemai in un bosco di abeti dove si sarebbe verificato il tentativo di attacco dei Rossi. Dopo due ore d’attesa silenziosa intravidi una colonna di una ventina di uomini carichi all’inverosimile di un enorme zaino, fucile, elmetto, ma tutti con il cappello alpino. La colonna sfilò vicina e decisi di avvicinarmi all’ultimo uomo. Era sudatissimo, rosso in faccia per la fatica e portava il cappello girato all’indietro. Gli chiesi: Sei dei Rossi o degli Azzurri . Rispose: Mi su nient! Mi sun del Sest! , e proseguì imperterrito.
Giulio Stua Milano