Alpini: un cuore e due Patrie , così Il Globo, giornale di lingua italiana di Melbourne, ha titolato l’articolo di cronaca del 25º raduno degli alpini che vivono in Australia, un raduno magnificamente organizzato dal gruppo di Springvale guidato da Franco (Frank) Cengia. A onore di questo fantastico gruppo scrive l’autore dell’articolo, Germano Spagnolo va detto che è stato uno dei migliori .
Il giornalista ha colto lo spirito del raduno degli alpini, l’intatta identità nonostante gli anni e la lontananza, il leale attaccamento verso una terra che li ha accolti con generosità. Sono state due giornate di festa, sabato 27 e domenica 28 ottobre all’insegna del motto del gruppo Siamo alpini, siamo uniti con la significativa presenza del consigliere nazionale Ornello Capannolo, delegato ai contatti con le Sezioni ANA all’estero.
Capannolo ha portato il saluto del presidente nazionale Corrado Perona e del Consiglio direttivo nazionale ribadendo, nei suoi numerosi discorsi, la convinzione comune a tutti coloro che visitano i nostri alpini residenti all’estero che stando con loro si respira l’aria dell’Italia dei sentimenti migliori. Gli alpini all’estero lo sanno, ma quando se lo sentono riconoscere da chi viene a trovarli dall’Italia si commuovono fino alle lacrime perché sanno che sono parole genuine.
L’appuntamento del raduno era al Club Freccia Azzurra di Springvale, dove la sera di sabato era in programma la cena con trecento commensali. La sala era addobbata con bandiere australiane e italiane: uno splendido colpo d’occhio che faceva entrare subito nella giusta atmosfera. All’ingresso in sala agli uomini è stata data in dono una medaglia commemorativa con nastri tricolore, alle signore un portachiavi con l’effige della Madonna del Don.
Gli inni nazionali, australiano e italiano hanno segnato l’inizio ufficiale del raduno. Al termine della cena ci sono stati i discorsi del capogruppo di Springvale Franco Cengia, che ha ringraziato tutti coloro che hanno organizzato questo raduno e ricordato la figura del fondatore del Gruppo Lino Pinsana, andato avanti, alla cui memoria è stato dedicato il raduno.
Il console Francesco De Conno ha esaltato le virtù degli alpini, il presidente della sezione di Melbourne Aldo Zanatta ha ricordato i grandi progetti realizzati dagli alpini d’Australia, e il consigliere nazionale Ornello Capannolo rifacendosi al valori esaltati dal console ha affermato che gli alpini saranno sempre vicini alle popolazioni che hanno bisogno di aiuto, in Italia e nel mondo.
Dopo i saluti del presidente federale dell’ANCRI Guido Ciacià e del presidente del Club Freccia Azzurra Giacomo Donazzon, hanno portato il loro saluto agli alpini i deputati Carlo Carli e Inga Peulich, rispettivamente rappresentante del premier John Brumby e del capo dell’opposizione: sedevano l’uno accanto all’altra, a tavola, disponibili, sorridenti, sereni. Proprio come avviene da noi fra avversare politici!
Domenica grande sfilata davanti al monumento all’Alpino, davanti al quale il presidente onorario della sezione Pino Bonola, accompagnato da due reduci, ha deposto una corona. Poi S. Messa, celebrata dall’arcivescovo emerito di Melbourne monsignor Francis Little. Era l’ora dell’arrivederci, delle strette di mano. I numerosi presidenti di sezione e capigruppo hanno posato per la foto ricordo prima di prendere la via di casa (le distanze, in Australia, hanno dimensioni continentali!).
Ciascuno ha portato un buon ricordo, qualcosa da raccontare aspettando il raduno delle sezioni d’Australia dell’anno prossimo. E, prima ancora sia pur per pochi mesi l’Adunata a Bassano. Era ormai il momento della partenza anche per il consigliere nazionale Capannolo, ma prima di lasciarlo partire gli alpini di Melbourne hanno organizzato una escursione al monte Buller. Su questa montagna hanno costruito, a quota 1800, una bellissima chiesetta, frequentata ogni anno da migliaia di gitanti. Da quella quota il panorama sembra perdersi all’infinito: molti, con il cuore e la fantasia, vedono anche, lontano, il profilo dell’Italia.