Sul Ponte di Bassano noi ci darem la mano ed un bacin d’amor , recita una vecchia canzone popolare. E la fantasia dell’autore la trovavi riprodotta in alcune cartoline dove due innamorati (lui con l’immancabile cappello alpino) sul ballatoio dello storico manufatto, si guardavano languidamente negli occhi, tenendosi per mano. Il Vecchio Ponte, dedicato agli Alpini, la cui origine risale presumibilmente attorno al 1170 e la cui storia segnò il passare delle varie dominazioni, è il simbolo, l’icona per eccellenza della città.
Dici Bassano e vai subito con la mente a quella struttura originalissima che unisce le due sponde del fiume Brenta. Certo, attraversarlo a piedi ammirandone l’ampiezza, scrutando i legni robusti della copertura e dei piloni, soffermandosi sulle spallette godendo della visione che, verso nord, ti porta a scoprire le propaggini dell’Altopiano di Asiago ad occidente e del Grappa ad oriente, con sulla cima il biancore dell’Ossario che accoglie i resti di migliaia di soldati dei due eserciti della Grande Guerra, è indubbiamente affascinante. Ma, Bassano del Grappa non è certo soltanto ponte.
Immaginare che tutto il bello di questa amena cittadina veneta si racchiuda in un pur splendido gioiello di architettura antica è quanto mai riduttivo. Basta una visita al cuore della città per accorgersi delle piazze, delle vie, delle chiese, delle mura lasciateci in eredità dai nostri avi; basta attraversare gli antichi porticati, alzare lo sguardo verso edifici ancora coperti da lacerti di affreschi, apprezzare la ricca collezione di opere d’arte del Museo Civico, oppure tuffarsi nel Medioevo seguendo il cammino di ronda sul Colle godendo della visione del fiume, delle montagne, delle colline, della pianura in lontananza o attraversando le due porte che ancora esistono (Dieda e Delle Grazie).
Non soffermatevi soltanto a conoscere il cuore di questa splendida città, ma allontanatevi di poco per capire quanto ancora di bello e di esaltante vi sia da ammirare. In poco meno di cinque chilometri potrete raggiungere Marostica, la cittadina che conserva ancora intatte la cinta muraria e i due castelli (inferiore e superiore) e nella cui piazza si svolge ogni due anni, la famosa Partita a scacchi con personaggi in costume d’epoca. A nord si apre la Valle del Brenta che si unisce, nel passaggio con il Trentino, alla Valsugana.
Nella località di Oliero, una frazione di Valstagna, sono visitabili le grotte caratterizzate da splendide colate di stalattiti e stalagmiti. Non possiamo dimenticare poi il Monte Grappa, ultimo baluardo nelle accese battaglie della Prima guerra mondiale. Oltre alla visita al Sacello Ossario, vi sono interessanti escursioni da compiere sulle cime poste a difesa della pianura ed i cui nomi sono entrati ormai nella storia, dal Col della Beretta al Col Moschin, dall’Asolone, al Monte Pertica. Non è lontano nemmeno l’Altopiano di Asiago con le sue località turistiche ed anch’esso, nelle quote più alte (basti ricordare l’Ortigara), ricco di cime insanguinate nella Grande guerra.
Tornando al piano merita una visita il vicino centro di Nove, terra di ceramiche, con il suo ricchissimo museo che accoglie pezzi di ogni genere, dai più antichi ai più recenti. Bassano poi, al di là della storia, della bellezza dei suoi percorsi, è famosa anche per la grappa e c’è una famiglia, principalmente, che ha contribuito a farla conoscere nel mondo: quella dei Nardini, il cui locale di mescita si trova proprio in capo al Ponte, sulla riva sinistra. E visto che siamo in tema parliamo anche di cibi e di leccornie offerte dal territorio.
Primo fra tutti vi è l’asparago bianco che gode, da quest’anno, del riconoscimento di origine protetta della Comunità Europea. Nel Marosticense sono quindi famose le ciliegie, una cui varietà prende il nome proprio dalla città scaligera. Sono ben noti quindi i formaggi, sia quelli di Asiago che quelli del Grappa.
E per divertirsi?C’è l’imbarazzo della scelta. Sul fiume si possono praticare gli sport della canoa o del rafting; lungo il Brenta, sulle colline o verso la montagna ci sono splendidi percorsi di mountain bike. Per gli appassionati dell’alpinismo, in Valle Santa Felicita, ai piedi del Grappa, è aperta una palestra di roccia con qualsiasi tipo di difficoltà, mentre i temerari del volo libero possono trovare qui il paradiso in terra. Ecco un velocissimo assaggio di che cosa possa offrire Bassano ed il suo mandamento a quanti desiderino dividere il proprio tempo libero fra geografia, arte, cultura e divertimento. È solo un assaggio, dicevamo, perché Bassano ed il Bassanese offrono al visitatore molto di più.