L’1 e 2 settembre la sezione di Parma ha avuto l’onore di ospitare, per la prima volta nei suoi 86 anni di vita, i campionati nazionali A.N.A. di tiro a segno per le specialità individuali e a squadre di pistola standard e di carabina libera a terra, giunti rispettivamente alla 24a e 38a edizione. Teatro dell’importante manifestazione è stato lo storico impianto di tiro a segno nazionale di Parma risalente al 1862, che anche se poco conosciuto è ad oggi, dopo un attento ed impegnativo lavoro di ristrutturazione, uno fra i migliori poligoni di tiro in Italia.
Questo luogo noto ai parmigiani anche per un infausto evento accaduto nel maggio del 1944 è stato infatti teatro della sommaria esecuzione, dopo un processo farsa del tribunale della R.S.I., degli ammiragli Campioni e Mascherpa rispettivamente governatori del Dodecanneso e di Lero. Gli atleti con la penna che si sono ritrovati a Parma per l’occasione sono stati circa 250 in rappresentanza di 26 sezioni, fra i quali anche 7 alpini in armi a rappresentare la Brigata Taurinense.
Fra di loro due olimpionici, tiratori di fama conosciuti nei poligoni di tutta Italia ed anche alpini che regolarmente iscritti al tiro a segno pur non essendone grandi frequentatori hanno voluto essere presenti dando vita, per l’occasione, ad una avvincente competizione. Il primo colpo è stato sparato alle 14 di sabato 1 settembre dopo le iscrizioni e l’ispezione, come da regolamento, delle armi, al termine dei due turni previsti per la prima giornata.
La manifestazione successivamente si è spostata nel centro storico della città ducale dove sono stati resi gli onori ai Caduti con la deposizione di una corona al monumento ad essi dedicato ed una alla lapide posta, in occasione dell’adunata nazionale del 2005, a ricordo degli alpini andati avanti . Sfilando con vessilli e gagliardetti, le penne nere, si sono mosse verso la chiesa dell’Oratorio dei Rossi dove è stata celebrata da un cappellano militare di passaggio a Parma la S. Messa.
La seconda giornata di gare ha avuto inizio di buon mattino con l’alzabandiera nella piazza antistante il poligono di tiro e con inizio del fuoco alle 9. Nella specialità di pistola standard, categoria ANA Master ha vinto Enrico Contessa (sezione di Torino), secondo Mario Ubiali seguito da Antonio Picardi; nella categoria ANA Open , primo è risultato Fabrizio Frigerio (sezione di Bergamo), seguito da Vigilio Fait e da Eddy Rocchetto, nella categoria Militari ha vinto Stefano Caruso della brigata alpina Taurinense.
Nella specialità di carabina libera a terra, categoria ANA Master , ha vinto Paolo Isola (sezione di Udine), secondo Emilio Bertella, terzo Carlo Fresoli, nella categoria ANA Open Roberto Facheris (sezione di Bergamo) si è imposto su Sergio Stenico e Giacomo Fasser, nella categoria Militari si è imposto Nicola Ruggiero della Taurinense.
Nell’ambito della manifestazione sono stati consegnati oltre ai premi individuali anche il trofeo Bertagnolli , per la categoria squadre specialità pistola, vinto dalla sezione di Bergamo ed il trofeo Gattuso , per la categoria squadre specialità carabina, vinto dalla sezione di Brescia. Inserito nella manifestazione sportiva anche il 1º trofeo Giovanni La Fiandra , istituito dalla sezione di Parma a ricordo di un alpino arruolatosi dopo la leva nella Guardia di Finanza e andato avanti prematuramente che ha visto gareggiare solo tiratori della sezione di Parma.
Determinante per la buona riuscita della manifestazione è stata l’esperienza messa a disposizione dal presidente della commissione sportiva e consigliere nazionale Antonio Cason, dei consiglieri nazionali Alfredo Nebiolo e Silvio Botter e dei tecnici della commissione sportiva Valentino Carraro e Guglielmo Montorfano che, coadiuvati dal presidente del tiro a segno ospitante Aldo Bicocchi e dai suoi collaboratori, oltre a garantire un regolare svolgimento delle gare sono riusciti anche a dirimere qualche piccola contestazione, che inevitabilmente quando c’è agonismo, è stata sollevata.
Alla cerimonia di premiazione erano presenti anche l’assessore provinciale Ettore Manno, l’alpino ed assessore comunale Costantino Monteverdi ed il comandante della Guardia di Finanza di Parma colonnello Cristiano Zaccagnini, il quale ha premiato assieme al presidente sezionale Maurizio Astorri, alla vedova di Giovanni La Fiandra, signora Enrichetta, ed al figlio Carlo Alberto, i vincitori del trofeo locale.
Roberto Cacialli