Carissimi Alpini, grazie! Con la vostra allegria e spensieratezza avete ravvivato la mia città di Piacenza. Grazie alla vostra Adunata nazionale avete portato gioia dove prima vi era solamente monotonia. Mi sono divertito moltissimo a cantare i vostri cori accompagnati dalle fanfare. A volte improvvisando. Mi avete insegnato molte cose tra cui la fratellanza umana e la volontà di aiutare il prossimo.
Ho incontrato molti alpini lungo le mie passeggiate nel centro città, e a fianco di casa mia vi era un accampamento che ho visitato e dove ho trascorso un paio di bellissime serate. Al vostro fianco ho fatto i miei primi passi per imparare a convivere e a divertirmi anche con persone che non conosco ma che rimarranno sempre nel mio cuore. Grazie Alpini.
Davide Tramontano
Mi fa piacere, caro Davide, che tu abbia accolto questo aspetto dell’alpinità e, cioè, la capacità di allargare lo spirito di “famiglia”. Tra noi non ci sono estranei, ma amici. E questo, tu, come molti altri piacentini, l’avete sperimentato, magari spartendo un boccone o un bicchiere di vino sotto i nostri “tetti provvisori”, ma dove si respirava comunque lo spirito di casa.