In ferrata sul Catinaccio

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    A conclusione delle iniziative per celebrare il 140° anniversario della fondazione del Corpo (15 ottobre 1872), gli ufficiali e sottufficiali in servizio al comando Truppe alpine di Bolzano hanno effettuato una ascensione di reparto sulla cima principale del Catinaccio. La scelta è stata motivata dal fatto che il Catinaccio oltre a dominare la città di Bolzano ed essere ben visibile dallo storico Palazzo Alti Comandi, non risulta essere mai stato asceso da alcun reparto militare.

    L’itinerario, dopo un breve avvicinamento con automezzi, prevedeva la partenza dal rifugio Fronza (2.339 metri), di qui tramite la ferrata Santner, all’attacco della via normale alla cima principale del Catinaccio (2.981 m), canale ovest e cresta nord; rientro dalla stessa via fino al rifugio passo Santner (2.734 m), quindi al rifugio Re Alberto I (2.621 m) e di lì al rifugio Gardeccia (1.950 m). Infine rientro in sede dopo aver percorso 900 metri di dislivello, in salita. La via normale alla cima principale del Catinaccio è classificata di 3° grado con alcuni tratti di 3° superiore ed ha uno sviluppo di 344 metri.

    Tale itinerario, il giorno precedente all’ascensione, era stato attrezzato da una guida alpina militare, due alpinisti accademico-militari, e due istruttori del comando Truppe alpine coadiuvati da una seconda guida alpina militare e da un istruttore del Reparto Comando “Tridentina”. La temperatura, superati i 2.000 metri, era sotto lo zero, situazione che ha reso l’ascensione più complessa.