Diverse valutazioni

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    Mi permetto di intervenire dal punto di vista storico su Andreas Hofer dopo la seconda lettera di Renato Dorna sul numero di luglio. Ora Hofer combatté contro le truppe rivoluzionarie francesi e quelle bavaresi al momento loro alleate. Ora anche nel resto dell’Italia ci furono insurrezioni contro le truppe rivoluzionarie francesi dal 1796 al 1809 e al sud anche dopo. Quindi italiani, austriaci del Tirolo, trentini di lingua italiana e sudditi di Vienna e spagnoli combatterono per la loro Patria contro il tiranno Buonaparte. L’allora cardinale Albino Luciani scrisse una lettera nel suo libro Illustrissimi appunto a Hofer e ricordò il suo consigliere il cappuccino padre Gioacchino Haspinger. Pertanto non capisco perché si debba considerare anti italiano Hofer quando mi risulta che la popolazione di Mantova gli pagò l’avvocato difensore. Che poi la figura di Hofer sia stata usata in chiave anti italiana (anche durante il fascismo) non deve modificare il giudizio storico e morale che deve valutare gli atti di Hofer non l’uso della sua figura un secolo dopo. P.S.: su Cesare Battisti penso sia ora di lasciarlo stare, fu un socialista trentino che combatté con l’esercito italiano contro quello asburgico, punto. De Gasperi non lo fece e mi pare che nessuno in Italia lo abbia rimproverato per questo.

    Dino Zuccherini

    Caro amico, la diversa valutazione di queste figure storiche dipende in gran parte dagli occhiali che si vogliono indossare quando le si legge da un punto di vista storico. Ti ringrazio per l’ultima saggia riflessione e, cioè, l’invito a lasciar stare i nostri morti. Un conto è approfondire la storia pacatamente, un conto è trasformarsi in tifosi per creare di nuovo steccati, che non hanno più ragione di esistere.