Una medaglia d’onore all’alpino Marcazzan, internato nei lager nazisti

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L’alpino Agostino Marcazzan è stato insignito, “alla memoria”, della Medaglia d’onore del Presidente della Repubblica quale riconoscimento del periodo di deportazione trascorso nei campi di lavoro coatto nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Il riconoscimento è stato consegnato lo scorso 27 gennaio, durante una cerimonia organizzata in Cittadella dalla scuola media Marconi di Modena, dalla prefetta di Modena Alessandra Camporota al figlio del decorato, Leonardo Marcazzan, iscritto al gruppo alpini di Carpi.

Agostino era nato a San Giovanni Ilarione (Verona) il 23 settembre 1923 ed è “andato avanti”, a soli 62 anni, il 20 aprile 1986. Il 9 gennaio 1943, a soli 19 anni, fu arruolato come artigliere alpino e assegnato al 2° reggimento artiglieria alpina, 19ª batteria del gruppo Vicenza. Fu catturato a Merano il 12 settembre 1943 dalle truppe tedesche e condotto nel campo di concentramento Brauscheigds-Stalag XI B/Z Belsen (Soltau) e successivamente smistato per il lavoro nella zona, dove rimase fino alla liberazione, avvenuta il 12 aprile 1945 da parte delle truppe americane.

Durante la prigionia svolse l’attività di lavoratore coatto in una fabbrica di motori per aerei, dedito in particolare alla levigatura delle ali degli aerei. Rischiò la morte per alcuni errori nel suo primo approccio al particolare lavoro. La prigionia fu particolarmente dura e spietata a causa delle lunghe e dure ore di lavoro giornaliere, e delle disumane condizioni di vita, oltre al cibo scarso e privo di sostanza, paragonabile alla condizione di schiavitù.