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È abbastanza poco conosciuto l’intervento dei nostri soldati in Francia nel 1918. Eppure basterebbe visitare il cimitero di guerra di Soupir e quello ancora più vasto di Bligny, dove riposano oltre cinquemila militari italiani, per rendersi conto del pesante tributo pagato dal nostro esercito nella Marna, per contrastare – con successo – nel luglio del 1918 l’avanzata tedesca. Fu un massacro, che suggerì al fante Giuseppe Ungaretti nel bosco di Courton, la celebre poesia “Soldati” (“Si sta come/d’autunno/sugli alberi/le foglie”). Questo interessante volume nasce dal diario del tenente Giacomo Tortora, integrato con preziosi contributi dai quaderni della Società storica per la Guerra Bianca, cartine e foto perlopiù inedite. Il diario del tenente Tortora è essenziale ma basta a far capire cosa sia stata quell’estate dell’ultimo anno di guerra ed il perché, ancor oggi, in Francia siano tanto onorati i Caduti italiani che riposano nei due ordinatissimi cimiteri sui quali sventola la nostra bandiera.
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