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La Grande Guerra vissuta dal primo all’ultimo giorno, raccontata senz’enfasi, con una semplicità che si traduce in grande forza espressiva. Di quel grande giornalista, inviato speciale e scrittore che fu Giovanni Comisso, questo libro, fra i tanti premiati con il Bagutta, lo Strega e il Viareggio, è il suo capolavoro. La prima edizione uscì nel 1930, quando raccontare che la guerra è sporca e cattiva non era tanto gradito: aveva visto sul Sabotino i morti accatastati fuori dalle trincee, arsi dai lanciafiamme . Fu a lungo tenuto in disparte, come tanti intellettuali che il regime prima e il politicamente sconveniente poi preferivano dimenticare. Ma lo scrittore trevigiano resta una delle figure letterarie più significative del Novecento, che questa riedizione della sua opera migliore ci riconsegna.
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