Vittorio Trentini centenario

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    Quando arrivo con il presidente nazionale il sagrato della chiesa della S.S. Annunziata a Bologna è già pieno di alpini. La sezione Bolognese Romagnola si è presentata in grande stile e lo stesso hanno fatto tanti alpini da Sezioni diverse. Incontro il presidente di Parma, il già vice presidente nazionale Lino Chies con Aldo Innocente, i consiglieri nazionali Bassi e Balleri e tanti, tantissimi altri amici. Siamo tutti lì, in attesa che arrivi il festeggiato che, puntualissimo, si presenta, sotto braccio ad una delle figlie, elegante e sorridente, quasi incredulo che tutta quella gente sia lì per lui.

     

    Ci saluta uno ad uno e con ciascuno mostra sincero stupore: “Anche tu qui?”, come si trattasse di un giorno qualunque e non fosse, invece, il suo centesimo compleanno. Quasi incredulo scorge tra la folla Corrado Perona, Lino Chies ed Aldo Innocente e lo stupore si trasforma in sincera commozione che si scioglie in un abbraccio liberatorio. La Messa, la predica affettuosa del celebrante, la Preghiera dell’Alpino e quella del Disperso, ma gli occhi di tutti sono puntati su di lui che segue la celebrazione e di tanto in tanto ricambia i saluti e gli auguri di qualche ritardatario.

    Al termine della funzione ci dirigiamo tutti alla bella sede del gruppo di Ozzano nell’Emilia dove ci attende la festa. Anche qui il festeggiato si presenta puntualissimo, nonostante una rampa di scale davvero “ardita”. È accolto dal caloroso applauso dei presenti, segno di un affetto e di una ammirazione incondizionati. Prima del pranzo qualche discorso: il presidente della Sezione, Cenni, che è affiancato dal suo predecessore Costa, il messaggio del past president Parazzini che non ha potuto essere presente ed il saluto appassionato di Corrado Perona che non riesce a trattenere la commozione di trovarsi a fianco del suo presidente in un’occasione così felice. A Vittorio Trentini viene consegnata la targa d’argento che la Sede Nazionale ha voluto dedicargli con una iscrizione semplice:

    “Bisogna anche sapere

    che quel cappello, a guardarlo,

    dice giovinezza

    per tutto il tempo della vita.” (G. Bedeschi)

    Al presidente Vittorio Trentini per questi primi cento anni di sincera, signorile, appassionata fedeltà alpina l’Associazione Nazionale Alpini riconoscente

    Lui la guarda, la legge e si commuove. Prende il microfono e, con una lucidità impressionante, dopo i ringraziamenti di rito si sofferma sulla necessità di custodire questa meravigliosa famiglia alpina che tanto ha dato all’Italia e che tanto ancora darà. Parla di spirito alpino, di serenità, di presenza nella società. Parla del nostro futuro con la sicurezza di chi sarà ancora protagonista per tanti anni. Annuncia che sarà presente a Bolzano per l’Adunata nazionale e lo fa con una naturalezza disarmante. L’alpino, in fondo, non ha età. Ha il cuore libero e leggero di chi ha sempre vent’anni. Guardo Vittorio, attorniato da figli e nipoti e da tanti alpini. Sorride. È felice. E noi lo siamo per lui

    Cesare Lavizzari

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    Commosso per tanta partecipazione il presidente Trentini ci ha inviato questo ringraziamento: Cari amici, mi trovo nell’impossibilità di rispondere singolarmente ai tanti alpini, Sezioni, Gruppi, che mi hanno mandato affettuosi auguri per i miei cent’anni. Ringrazio tutti, grazie di vero cuore.

    Vittorio Trentini