Visita guidata alla citt di Cuneo

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    Cuneo è una città dalle molteplici facce. Educata, ordinata, tranquilla, i suoi portici bassi, così differenti da quelli monumentali di Torino, le conferiscono un’aria sobria, di cittadina con i piedi ben piantati per terra.

    Ogni martedì, però, la città si colora e assume un carattere cosmopolita: è il giorno del grande mercato, che si snoda nel centro storico cittadino richiamando persone dall’intera provincia e da Oltralpe. Sono molti, infatti, i francesi che servendosi della storica linea ferroviaria Cuneo Nizza scendono a fare compere nel capoluogo della Granda.

    Cuneo è anche questo, una città di frontiera, una fortezza : perché, nonostante non possegga più traccia delle sue possenti mura, assediate sette volte nel corso della storia, a farle da cinta difensiva è l’arco delle splendide montagne che si possono ammirare, come punto di vista privilegiato, dal parco della Resistenza, dove campeggia il monumento omonimo realizzato da Umberto Mastroianni.

    Le Alpi Liguri e Marittime sembrano un grande anfiteatro, da cui svettano, da vicino, la cima allargata della Bisalta, da lontano, la punta aguzza del Monviso. Cuneo è dunque la città dalle molte anime. C’è quella storica , del nucleo primigenio in cui ha avuto origine, quel fazzoletto di terra triangolare alla confluenza tra il fiume Stura e il torrente Gesso: è lì il cuore pulsante della città, che si snoda da via Roma per poi continuare verso corso Nizza, le due arterie vitali del capoluogo.

    Il centro storico, oltre che per il Palazzo Comunale e la Torre Civica, si caratterizza per la presenza di numerose chiese, perlopiù barocche: il complesso monumentale, oggi secolarizzato, di San Francesco, attuale sede delle ricche collezioni archeologiche ed etnografiche del Museo Civico, riconoscibile dalla facciata romanico gotica della chiesa, dal campanile e dal suggestivo chiostro seicentesco; Santa Maria, che conserva interessanti opere pittoriche del Seicento; Sant’Ambrogio, ricostruita più volte nell’arco della storia, ma sempre dedicata al patrono di Milano; la settecentesca confraternita di Santa Croce, legata al’ospedale che porta ancora oggi lo stesso nome; Santa Chiara, chiusa al culto e adibita ad attività culturali; infine, Santa Maria del Bosco e la Cattedrale che ospita la restaurata Madonna in trono di Andrea Pozzo.

    Nel cuore cittadino, fatto di stretti budelli, quella che un tempo era una tra le strade più importanti dell’antico asse viario cittadino, contrada Mondovì, è oggi una zona suggestiva, costellata di botteghe e attività artigianali. Qui si incontrano il palazzotto che la tradizione vuole come prima sede del municipio cuneese, la confraternita di San Giacomo e San Sebastiano e la Sinagoga ebraica. Via Roma sbocca e confluisce nella grande e panoramica piazza Galimberti, dedicata all’eroe nazionale della Resistenza, dove sorge il Palazzo di Giustizia e ha sede la Casa Museo Galimberti, recentemente ristrutturata e riallestita per onorare la memoria dell’intera famiglia Galimberti, protagonista di una parte importante delle vicende cittadine.

    Qui inizia corso Nizza e si entra nella Cuneo nuova , dove la vita cittadina si anima grazie ad antiche e moderne attività commerciali, studi professionali e caffé. C’é poi una Cuneo romantica e naturalistica, quella del viale degli Angeli, la lunga strada alberata che accompagna al Santuario della Madonna degli Angeli, la cui cupola, crollata alla vigilia di Natale del 1996, è stata ricostruita in tempi brevissimi. Qui, grazie anche alla presenza del Parco fluviale, la città si confonde nel verde della natura.

    Passeggiando per il viale degli Angeli, si incontrano notevoli esempi di architettura Liberty del primo Novecento, una per tutte la Palazzina Galliano. C’è poi la Cuneo razionalista del ‘900, che ha nel viadotto Soleri (per i cuneesi, il ponte nuovo ), la sua imponente porta d’ingresso alla città: 768 metri di lunghezza, 34 archi, 50 metri di altezza sul fiume Stura, doppio passaggio per auto e ferrovia. Ma non si può dimenticare la Fontana del Faro, che riportata all’originario splendore dà il benvenuto a chi arriva a Cuneo in treno. Una città, Cuneo, con i piedi ben saldi nelle proprie radici.

    Non per nulla un intero parco è stato dedicato ai Caduti della Divisione Alpina Cuneense, così come un grandioso monumento in corso Dante, appena restaurato dagli alpini in occasione dell’Adunata. Un ultimo sguardo Cuneo lo merita ancora dalla periferia: è solo oltrepassando il Gesso e lo Stura, infatti, che si può cogliere a pieno il senso degli ottocento anni della città, ammirando l’originale sky line dei suoi tanti campanili.

    Sonia Pellegrino