Nei luoghi della Grande Guerra, per rendere omaggio alle migliaia di Caduti italiani che riposano nei cimiteri di Bligny, Braye e Soupir.
La via tracciata dal gruppo alpini di Andrate e successivamente dalla sezione di Ivrea, gemellatasi con gli Chasseurs des Alpes, riuniti nella loro associazione detta Amicale del 27ème, 67ème, 107ème BCA, ha dato i suoi frutti. Per la prima volta dalla sua fondazione ed in via ufficiale la nostra Associazione Nazionale Alpini ha visitato in forma solenne a Bligny, a Braye e a Soupir, tanti fratelli italiani morti e là sepolti che hanno donato la vita onorando l’impegno assunto dall’Italia nel 1918 con gli alleati francesi.
L’Italia partecipò alle operazioni sul fronte francese con il 2º Corpo d’Armata, comandato dal generale Albricci nel periodo finale della guerra contro la Germania, da aprile a novembre del 1918. Il perché della partecipazione va ricercato nel fatto che l’Italia ricambiò l’aiuto alla Francia, che combattè con le nostre truppe, sul suolo italiano dalla linea di contenimento sul Piave sino agli Altopiani di Asiago.
Il Corpo d’Armata italiano partecipò ai combattimenti difensivi nel settore dell’Ardre, in quella che fu definita la seconda battaglia della Marna ed alla successiva controffensiva che portò alla capitolazione ed alla richiesta di un trattato di pace da parte della Germania. All’armistizio, il giorno 11 novembre 1918, il maresciallo Pétain, comandante in capo dell’esercito francese in un dispaccio inviato al gen. Albricci affermava che l’Italia poteva essere fiera dei suoi soldati che avevano combattuto vittoriosamente sul suolo francese. E infatti i nostri soldati scrissero pagine di grande valore ed eroismo.
Lasciarono sul terreno oltre diecimila morti, cinquemila dei quali riposano nel solo cimitero di Bligny. Nella zona attorno a Reims, ci sono molti cimiteri militari francesi, italiani, inglesi e tedeschi. Tutti conservati in perfetto ordine. Croci bianche e bandiere nazionali per i vincitori, lapidi scure per i tedeschi. La delegazione alpina ha reso gli onori a tutti i combattenti, senza distinzione, nel cimitero di Bligny e di Soupir con significative e commoventi cerimonie.
Sabato 17 settembre 2005 al cimitero di Bligny l’ANA era rappresentata dal vice presidente nazionale Giorgio Sonzogni, dal consigliere nazionale Alfredo Nebiolo, dal presidente sezionale di Ivrea Luigi Sala, dal presidente della sezione Francia Renato Zuliani, dal capogruppo Silvano Moretto del gruppo di Arcugnano (sezione di Vicenza) con il sindaco alpino Vittorio Zolla. Per il comando Truppe alpine era presente il colonnello Maurizio Ruffo, per l’Esercito italiano l’addetto militare a Parigi, gen. di divisione Guarnera, per il governo il console italiano a Metz. Inoltre erano presenti quattro vessilli sezionali (Casale Monferrato, Francia, Ivrea, Vicenza), 16 gagliardetti italiani e 2 francesi (Annecy e Chambery).
Per l’Esercito francese erano presenti il generale Rideau della Legione Straniera e i colonnelli Bernard Combepin, Bernard Morand e Gilles Gamba (particolare a noi caro: il nonno paterno del col. Gamba era un alpino e nel 1915 18 combattè sul fronte trentino). Presenti pure i sindaci di Bligny e di Chambrecy e un parlamentare. La benedizione è stata impartita dal cappellano della sezione Ivrea, don Giovanni.
Domenica 18 settembre 2005 a Braye e a Soupir ci sono state diverse cerimonie. A Braye è stata celebrata una Messa per tutti i Caduti, seguita da una sfilata per le vie del paese e dalla resa degli onori ai Caduti con la deposizione al monumento loro dedicato. La delegazione guidata dal vice presidente nazionale Sonzogni, si è poi trasferita nella zona alta di Braye, in località Chemin des Dames, per rendere omaggio ai Caduti francesi del 27ème battaglione Chasseurs des Alpes: in quel luogo avevano il loro caposaldo, che tennero valorosamente, nonostante la disparità di forze di un reggimento contro tre reggimenti avversari.
Nel pomeriggio onore ai Caduti italiani che riposano nel cimitero di Soupir: è risuonato l’inno di Mameli, cantato da tutti gli alpini. Dopo la breve cerimonia la delegazione si è trasferita nel grande cimitero francese, sempre in zona Soupir, dove sono sepolti i Caduti del 27ème BCA.
Adiacente si trova anche un cimitero tedesco. Le cerimonie sono state officiate e benedette dai cappellani militari del 27ème BCA e della sezione Ivrea. Gli inni nazionali ed il silenzio sono stati eseguiti da Musique du 501 rgt. d’infanterie e dalla banda del 27ème BCA. I picchetti d’onore erano della gendarmeria, della base aerea di Reims, della 27ème BCA, della FNAC e dei Diables Blues (i famosi Chasseurs Alpins).
Numerosi i discorsi ufficiali pronunciati nel corso delle cerimonie commemorative. A testimonianza della comunanza di sentimenti e di valori, sono stati sia da parte italiana che francese improntati al rispetto per i Caduti e alla volontà di proseguire insieme sul cammino della pace e della difesa della libertà, attraverso la collaborazione. Questo, in sintesi, è stato il senso degli interventi pronunciati anche dal nostro vice presidente nazionale Giorgio Sonzogni, il quale si è inoltre soffermato sulla necessità che gli alpini continuino a vivere i valori che sono parte della nostra storia e della nostra tradizione: solo così sarà possibile trasmettere un prezioso patrimonio ai giovani, che sono il nostro futuro e il nostro destino. (a.n.)