Vecio, ma al passo coi tempi

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    A margine del convegno d’informatica organizzato dalla sezione di Milano voglio fare una considerazione personale e rivolgermi a tutti i nostri alpini, soprattutto ai nostri alpini veci’, come me, che non hanno conoscenza o molta dimestichezza con le nuove tecnologie. Un anno fa non conoscevo assolutamente nulla di questi attrezzi . Ho partecipato ad un corso di informatica e ho imparato le nozioni di base per l’utilizzo del computer. Con l’aiuto anche dei figli posso considerarmi abbastanza autosufficiente per il disbrigo della posta e la navigazione in internet. Consiglio a tutti di non esitare a stare al passo con i tempi, anche se ho molta nostalgia dei nostri muli, del nostro zaino affardellato e del nostro Garand.

    Adriano Lacchin, capogruppo di Gorgonzola (Monza)

    Complimenti! Sei un conducente tecnologico, bravo! I tempi cambiano e bisogna non lasciarci emarginare. Sono pochi, è vero, quelli che hanno voglia di buttarsi a cercare di domare quella bestia subdola, che con un niente ti lascia nelle peste. Non se ne può fare a meno, d’accordo, anche se non è facile metabolizzare le arrabbiature quando un semplice tasto sbagliato ti cancella ore di lavoro, o tutto sembra impazzire con i margini e gli spazi che vanno per conto loro, per non parlare di server bloccati e via dicendo. È una conquista arrivare a mettersi alla tastiera, scoprire le meraviglie prodotte dalla mente dell’uomo e sentire che non si è proprio dei bacucchi. I muli tuttavia erano in qualche modo più umani ; il computer, in mani stanche e la memoria ancora di più, puzza maledettamente di zolfo. Per questo comprendo la ritrosia di molti neofiti, anche se concordo con te nel dire: provateci! In ogni caso il monitor non strattona, non morde e non tira calci. Basta una leggera pressione su un tasto e se ne sta buono.