VARESE Una cappella per non dimenticare

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    Il gruppo di Bisuschio ha inaugurato la cappella votiva del Sacro Cuore di Maria, in località Pogliana di Bisuschio (nella foto) eretta in memoria degli artiglieri alpini del gruppo Vestone, brigata Orobica, Giacinto Della Torre di Gandino (Bergamo) 22 anni, Giuseppe Leiter di Cadipietra (Bolzano) 23 anni, Pietro Metelli da Bornato (Brescia) 22 anni e Armido Rigon di Gallio (Vicenza) 26 anni. Il 3 gennaio 1961 furono travolti da una slavina mentre battevano un tracciato nella neve in alta Val Venosta, verso il Resia.

    Un alpino si salvò, Giovanni Savio, di Bisuschio, che venne trovato dai soccorritori privo di sensi. E proprio lui ha avuto l’idea, nel 2007, di restaurare una cappella malconcia che si trova su un tornante della strada di Pogliana, in ricordo dei suoi sfortunati compagni di naia: ha lavorato al restauro per due anni, sfruttando ogni momento libero. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il consigliere nazionale Adriano Crugnola e rappresentanze con vessillo delle sezioni di Bergamo, Brescia, Asiago, Luino e Varese; i gonfaloni e sindaci dei Comuni di Gandino, Cazzago San Martino, Gallio e Bisuschio; ventidue gagliardetti, tra cui quelli dei Gruppi dei paesi d’origine delle vittime della valanga e i famigliari degli artiglieri caduti.

    Hanno fatto gli onori di casa il capogruppo Pierangelo Moleri e il presidente sezionale di Varese Francesco Bertolasi. Hanno accompagnato la cerimonia il corpo musicale Valceresio e il coro Stella Alpina di Viggiù. Dopo l’alzabandiera è seguito lo scoprimento della cappella, la benedizione del parroco, l’onore ai Caduti con deposizione di tre corone d’alloro ed infine il Silenzio ed il canto Signore delle cime. La manifestazione è poi proseguita nella Villa Cicogna Mozzoni, dove si sono tenute le allocuzioni del capogruppo Moleri, dei sindaci, del presidente sezionale Bertolasi e del consigliere nazionale Crugnola.

    Infine, dopo uno scambio di doni, Giovanni Savio ha abbracciato commosso i parenti dei commilitoni deceduti e ha consegnato loro, alle autorità ed a quanti l’hanno aiutato nella sua impresa, un pieghevole che illustra il tragico episodio e le fasi della ristrutturazione della cappella.

    Pubblicato sul numero di gennaio 2010 de L’Alpino.