VAL SUSA Nuovo campo di addestramento per il nucleo cinofilo

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    Si è svolta a Caselette l’inaugurazione del nuovo campo di addestramento del Nucleo cinofilo da soccorso La Piota della Protezione civile A.N.A. Val Susa. La cerimonia, come è usanza alpina, si è aperta con l’alzabandiera sulle note dell’inno nazionale suonato dalla fanfara della nostra sezione; schierati in forze per l’avvenimento numerosi alpini e volontari della Protezione civile valsusina, con altri volontari del soccorso, tra cui i cinofili della Scuola nazionale dei Vigili del Fuoco di Volpiano, gli anti incendi boschivi di Caselette e la Croce Verde.

    In seguito ha preso la parola il responsabile de la Piota Marco Grasso, che ha illustrato i progetti del nucleo cinofilo. Il nuovo grande campo, concesso in comodato d’uso dal Comune di Caselette, allestito in tempi record dai volontari del nucleo stesso, non sarà solo il luogo di addestramento delle diciannove unità cinofile attualmente in forze a La Piota , ma diverrà punto di incontro, di reciproco scambio di conoscenze e di formazione per tutti i nuclei cinofili A.N.A. e non.

    Il campo sarà anche punto di riferimento per la popolazione e le scuole locali, che potranno avvicinarsi alla realtà del soccorso, sia seguendo dimostrazioni e manifestazioni che partecipando a giornate di formazione in materia di Protezione civile. Hanno poi parlato il vice presidente della sezione Val Susa Elio Garnero, il coordinatore sezionale di PC Paolo Parisio ed il sindaco di Caselette Sandro Dogliotti, che si è detto particolarmente orgoglioso di poter ospitare sul territorio comunale il nucleo cinofilo.

    La mattinata è proseguita con la benedizione da parte del parroco don Francesco Pairetto dei cani volenterosi che salvano vite umane , e con l’esibizione del nucleo cinofilo che, dopo alcuni esercizi di obbedienza, lavorando in simbiosi con il nucleo rocciatori diretto da Guido Ponti, ha simulato un intervento di ricerca di persona dispersa in superficie.

    Giovanna Barranca

    Pubblicato sul numero di febbraio 2010 de L’Alpino.