Una staffetta da primato

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    In Val di Gresta il 27º Campionato Nazionale di corsa in montagna.

    Avevamo il desiderio di titolare questa cronaca sportiva come il primo, e quasi irrefrenabile impulso, suggeriva: Garretti da stambecco, cuore da leone e spirito alpino , ma per riguardo alle proverbiali sobrietà montanare sintetizziamo il nostro sentimento così: bisognava esserci.
    È stata infatti una edizione davvero straordinaria questa del 27 Campionato nazionale di corsa in montagna a staffetta, perfettamente organizzata dalla sezione di Trento con il concorso del responsabile sportivo Ivano Tamanini, dell’allora coordinatore della Commissione nazionale Attilio Martini, dell’alpino Tarcisio Cappelletti del Gruppo Sportivo Esercito e di tanti altri ancora che hanno contribuito, ciascuno con la propria competenza e opera, all’ottima riuscita dell’evento sportivo.
    Edizione straordinaria, si diceva, non foss’altro per il numero di partecipanti, di ben venti sezioni, con 197 alpini iscritti alla gara, 197 al nastro di partenza e 197 arrivati al traguardo.
    Ma a prescindere dai numeri, emerge il significato morale di questa gara, che esalta la resistenza, la fatica del percorso accidentato, la montagna. E poi, soprattutto, il gioco di squadra, il concorso dei compagni per arrivare al traguardo d’una competizione leale.
    Classe 1982 il più giovane partecipante alpino alle armi, classe 1927 il più anziano presente sulla linea di partenza: 11 lustri che racchiudono buona parte della storia alpina. Storia non certo conclusa, nonostante le nostre caserme sempre più desolatamente silenziose e vuote, perché certamente la nostra Associazione sarà in grado di alimentarsi con nuove leve.
    A sostegno, ammesso ce ne sia bisogno, di quanto detto ricordiamo che negli anni precedenti la partecipazione dei giovani alpini in servizio è sempre stata numerosa, mentre alla 27ª edizione era rappresentata una sola squadra militare, quella del Gruppo Sportivo Esercito con l’alpino Daniele Cappelletti, piazzatosi 6 nella classifica individuale e 4 nella staffetta con Andrea Antonioli e Andrea Doufur.
    I dati tecnici della gara non sono molti ma sufficienti per mettere in risalto l’impegno, la preparazione fisica e lo sforzo agonistico dei concorrenti, capaci di superare i ripidi sentieri e le discese impossibili che portavano al traguardo.
    Tutto ciò basta per affermare che esistono ancora giovani dotati di solide, durature e invariate virtù montanare.
    Il percorso, sapientemente tracciato e unanimemente riconosciuto come uno fra i più severi e al tempo stesso suggestivi s’è sviluppato per 8 chilometri fra boschi di abeti e faggi secolari, superando un saliscendi di 800 metri di dislivello, mettendo a dura prova la resistenza di tutti i concorrenti. In una natura non soffocata e stravolta dal cemento, pur in prossimità di vie di grande comunicazione, i suoi abitanti hanno saputo mantenere il ritmo e le abitudini del tempo antico, creando intorno agli atleti un clima di vera festa alpina.
    E in un clima di festa è avvenuta la premiazione (ma per l’impegno e il cuore tutti
    sono vincitori!), presenti il presidente della sezione di Trento Giuseppe Dematté, i consiglieri nazionali Giorgio Sonzogni (attuale presidente della Commissione sportiva), Antonio Cason, Bruno Serafin, e Attilio Martini.



    Questi i piazzamenti: nella classifica individuale al 1º posto si è classificato Cristian Terzi della sezione di Bergamo; 2º Ezio Girardi della sezione di Trento, seguito da Danilo Bosio (Bergamo) e Bruno Stanga (Trento) con lo stesso tempo.
    Nella classifica generale per sezioni, 1º classificato il trio della sezione di Bergamo composto da Danilo Bosio, Isidoro Cavagna e Cristian Terzi; 2ª classificata la staffetta della sezione di Trento con Silvano Fedel, Ettore Girardi e Bruno Stanga. Medaglia di bronzo per Verona con Gianluca Pasetto, Massimiliano Bogdanic e Adriano Brantegani. A seguire il Centro Sportivo Esercito (Daniele Cappelletti, Andrea Antonioli e Andrea Dufour), la squadra Bergamo B (Andrea Lazzari, Alberto Gatti e Gian Pietro Foppolo) e la squadra Valdobbiadene B (Gustavo Poloni, Luca Dal Canton e Marco Da Riva). Seguono altre 59 squadre. La classifica per somma di tempi vede sul gradino più alto del podio la sezione di Bergamo, seguita da Trento e Verona.



    La premiazione: da sinistra Antonio Cason, Giuseppe Demattè, Bruno Serafin e Attilio Martini.