Un lungo applauso approva la relazione di Perona

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    Domenica 31 maggio, al teatro Dal Verme di Milano, come ormai da consuetudine, ha luogo l’annuale assemblea dei delegati, massimo organo dell’ANA. C’è l’atmosfera degli incontri festosi, improntati alla semplicità alpina, anche se si respira la consapevolezza di partecipare al momento più solenne della vita associativa.

    Puntualmente, alle ore 10, verificata la validità dell’incontro con la presenza di 79 sezioni su 81 per l’Italia, e dei delegati dell’Argentina, Belgio, Germania, Sud Africa per le sezioni all’estero, il presidente nazionale Corrado Perona, dopo i saluti di rito alle autorità presenti, tra queste il comandante delle Truppe Alpine gen. D. Alberto Primicerj, il col. La Macchia Capo di Stato Maggiore del Centro Addestramento alpino di Aosta e ai delegati, dà l’avvio ai lavori.

    Viene acclamato presidente dell’assemblea Achille Gregori, di Como che, insediatosi al tavolo di presidenza, provvede alla nomina del segretario, Antonio Fenini, e di tre scrutatori: Giorgio Urbinati, Franco Tajana e Mario Sormani. Prima che il presidente Perona prenda la parola si procede alla consegna dei trofei Scaramuzza alla sezione di Bergamo, che si è piazzata al primo posto, seguita da Trento e Sondrio, e quello del Presidente Nazionale , vinto da Valdobbiadene, a seguire, Biella e Feltre.

    Data per letta la prima parte della sua relazione, Corrado Perona espone i punti salienti dell’attività svolta dall’Associazione nel 2008 e aggiunge le sue riflessioni sullo stato di salute delle sezioni e dei gruppi. L’Alpino n. 6 di giugno ha pubblicato la versione integrale del documento e a quella si rimanda per un’attenta lettura. Nel ricordare che quest’anno ricorre il 90º della fondazione dell’ANA, Perona si commuove e invita tutte le sezioni e i gruppi ad effettuare un alzabandiera fuori ordinanza l’8 luglio.

    L’11 dello stesso mese, ad Asiago verrà presentato il secondo volume della storia dell’Associazione e il 12, dopo la cerimonia alla Colonna Mozza, sarà celebrata una messa solenne a Cima Lozze, ai piedi dell’Ortigara. A conclusione della lettura della Relazione Morale i delegati, in piedi, approvano con un lungo applauso. Contestualmente, su delibera dell’assemblea, si procede all’elezione dei consiglieri nazionali e del revisore dei conti che sostituiranno quelli in scadenza di mandato.

    Si apre il dibattito con l’intervento del presidente Purificati, Abruzzi, che ringrazia quanti sono stati vicini alla popolazione de L’Aquila colpita dal terremoto, mentre Ronutti, Palmanova, approva l’iniziativa in itinere di attivare una mini naja per i giovani delle regioni a vocazione alpina. Gaja, Biella, riconosce che l’Adunata di Latina è stata al di sopra delle aspettative, ma bisogna contenere la presenza delle bancarelle, specialmente in zona di scioglimento e la padronanza delle agenzie di viaggio e degli alberghi. Greco, Saluzzo, conferma la buona riuscita di Latina e riferisce con compiacimento gli apprezzamenti ricevuti, soprattutto da parte dei bambini.

    Birone, delegato della sezione di Genova, invita i vertici dell’ANA a ragionare in grande, e Benzi della sezione Alessandria esprime alcune valutazioni sugli amici degli alpini autentici , che sono amareggiati per l’abuso del cappello alpino da parte di qualcuno. Lamenta anche che ci sono troppe divise in circolazione. Pascasi di Roma apprezza la relazione del presidente e condivide la linea di recuperare i tanti alpini ancora non iscritti e di aiutai giovani ad avvicinarsi ai nostri valori.

    Caretti, Argentina, sostiene che i soci aggregati sono una necessità, vicini allo spirito degli alpini. Non è un problema di quantità conclude ma di qualità . Verzelli di Varese, pur riconoscendo che l’adunata di Latina è stata bella, lamenta una partenza tardiva, carenze nei servizi igienici e un impianto di altoparlanti non adeguato. Ortolani di Trieste richiama l’attenzione sulla giornata del ricordo, riferendosi alle foibe, Fiume, Zara, Pola e propone di inserire la data nel calendario delle manifestazioni nazionali dell’ANA.

    Rovaris di Udine informa che la raccolta dei fondi per l’Abruzzo procede in modo soddisfacente, ma è necessario definirne la destinazione. Ravera, sezione di Casale Monferrato, sostiene che Costalovara non deve diventare la sede fissa del CISA, perché un convegno itinerante è più ricco di stimoli. Ribadisce la sua proposta di adoperarsi affinché il 4 novembre sia dichiarato festa nazionale. Per quanto riguarda la disciplina associativa ritiene che sono i dirigenti a non essere sempre disciplinati e invita ad insistere per modificare l’attuale normativa sulla sicurezza.

    A tutti risponde puntualmente il presidente nazionale, assicurando che ci si sta muovendo per rendere la legge citata da Ravera compatibile con il volontariato e che alcune modifiche sono già stata effettuate. Gli ostacoli tuttavia non sono pochi. Sulle bancarelle sottolinea che la competenza è dell’amministrazione comunale e che noi possiamo solo avanzare delle proposte, mentre sugli alberghi ammette che talvolta a non essere molto corretti sono proprio alcuni alpini.

    Ribadisce che il CDN non ha mai autorizzato l’assunzione di cariche associative a soci aggregati e che non è la divisa che conta, ma lo spirito del volontario e che fortunatamente quello non cambia. Conclude ringraziando gli abruzzesi perché senza esitazioni hanno voluto con forza che l’Adunata di Latina si tenesse come da calendario.

    Il comandante delle Truppe alpine gen. Primicerj interviene per portare il saluto suo personale e degli oltre 10.000 alpini presenti in armi. Ringrazia l’ANA per la vicinanza in ogni circostanza e in particolare a Latina, con la Cittadella degli Alpini, che aiuta i militari in servizio, ora quasi completamente professionalizzati, a sentire cosa significhi portare il cappello alpino. Lo stesso vale anche per i Corpi, come l’artiglieria, le trasmissioni, che non fanno parte delle TT.AA., ma portano il nostro copricapo.

    C’è un cambio epocale nell’esercito che va dall’inserimento del le ragazze in modo significativo, all’impiego in teatri operativi assolutamente nuovi. Aumentano gli arruolamenti di giovani del nord nei nostri reparti (42 contro l’8 di qualche anno fa) e la montagna è tornata ad essere un’autentica scuola formativa.

    Il vice presidente vicario Marco Valditara illustra all’assemblea il documento relativo alla modifica dell’art. 8 del regolamento nazionale, già approvato dal CDN, riguardante i soci aggregati e la nuova figura dell’aiutante cui si parla nelle pagine di questo numero. L’obiettivo che il Consiglio Direttivo si è prefissato tende ad agevolare il governo e la regolamentazione di un fenomeno che sta assumendo, qualitativamente e numericamente, un’importanza di rilievo nella vita associativa di tante sezioni.