UDINE – Festa grande per le 90 candeline della Sezione

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    Al pari delle arzille vecchiette anche la sezione di Udine si è scoperta il vezzo di… calarsi gli anni perché non ha visto la luce nel 1921, come la tradizione orale aveva tramandato, bensì nel luglio del 1920, come è riportato dal nostro mensile L’Alpino dell’epoca. Per nulla intimoriti da questo svarione storico i componenti il Comitato hanno proseguito nella programmazione e nell’esecuzione del piano dei festeggiamenti.

     

    Il 9 ottobre, in una giornata che il tepore dell’estate contendeva ai primi rigori dell’autunno, con un cielo sereno che sembrava tratto dagli affreschi del Tiepolo molto presenti in Udine, si è svolta la grande Adunata sezionale. La manifestazione è iniziata nel più classico dei modi con l’alzabandiera sulla specola del Castello di Udine, con l’Inno d’Italia eseguito dalla fanfara della brigata Julia e con la resa degli onori di una Compagnia di formazione dell’ 8° Alpini.

    A seguire la deposizione della corona al sacello dei Caduti nella cappella di San Giovanni. Quindi l’ammassamento, sotto l’attenta regia del cerimoniere Franco De Fent, e poi la sfilata con il lungo serpentone dei militari, le autorità, vessilli e gagliardetti e gli alpini della Sezione divisi per zona di appartenenza; tre le fanfare che scandivano la marcia del corteo: oltre alla fanfara della Julia, quella dei “veci” della Brigata che mai mancano quando ci sono i grandi avvenimenti ed infine la fanfara sezionale per un totale di circa 200 elementi. Sosta con schieramento in Giardin Grande, dove era stato allestito l’altare da campo per la celebrazione della Messa officiata dal cappellano militare don Lorenzo Cottali.

    Al termine, il vice sindaco alpino Vincenzo Martines ha portato il saluto della città. Il generale Giovanni Manione, comandante della Julia, ha espresso compiacimento per la collaborazione in tante circostanze degli alpini in congedo e quelli in servizio e ha rimarcato la condivisione di valori. È poi intervenuto il presidente della Sezione Dante Soravito de Franceschi il quale ha ringraziato i militari per quanto stanno facendo per la nostra Patria ed ha proseguito parlando dell’attualità degli alpini. Ha concluso gli interventi il consigliere nazionale Giuliano Chiofalo che ha portato il saluto del presidente nazionale Corrado Perona, impegnato in una visita agli alpini del Nord America.

    La sfilata è quindi ripresa per le vie del centro; la meta successiva è stata la caserma Spaccamela, dove è stato servito il rancio all’insegna dei bei ricordi. Il 90° ha avuto un seguito: il 14 ottobre, nel salone della Giunta provinciale, è stato presentato il libro sulla storia dei “primi” 90 anni della Sezione. In serata sotto le austere navate del Duomo sono risuonate le cante degli alpini eseguite da un coro d’eccezione: il “Coro dei Cori”, così chiamato perché formato dai componenti di tutti gli otto cori della Sezione.

    Non è stata un’impresa da poco trovare quell’unione di voci ma la grande disponibilità di tutti, dai coristi ai maestri, dopo giorni e giorni di prove, ha reso possibile questo miracolo tipicamente alpino. Fondamentale è stato il desiderio e la gioia di cantare tutti assieme in una esperienza indimenticabile. La serata musicale rientrava nel “Memorial Masarotti” a ricordo dello scomparso presidente del terremoto.

    Maria Luisa Besusso