UDINE – A Cargnacco, nel ricordo dei Caduti della Julia

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    Le celebrazioni del 70° di Nikolajewka organizzate dalla sezione guidata da Dante Soravito de Franceschi si sono concluse al tempio-ossario di Cargnacco alla presenza del Labaro, scortato dal presidente nazionale Corrado Perona, con il comandante delle Truppe alpine gen. C.A. Alberto Primicerj e della brigata Julia gen. Ignazio Gamba, la Medaglia d’Oro al V.M. Paola Del Din, il vice presidente Nino Geronazzo e diversi consiglieri nazionali, il sindaco di Pozzuolo del Friuli Turello e di Udine Honsel, il prefetto Salemme, il presidente della Provincia Fontanini.

     

    Un posto d’onore l’hanno avuto i reduci, alpini e di altre Armi, circondati da riconoscenza e rispetto. Una Messa è stata celebrata dall’arcivescovo emerito di Udine mons. Pietro Brollo; al termine è stata deposta una corona d’alloro portata da due alpini in armi. In precedenza erano avvenute diverse cerimonie commemorative all’insegna del “non dimenticare”.

    La rievocazione della figura di don Carlo Caneva, cappellano in Russia, che tornato dalla prigionia ebbe l’idea, appoggiata dal senatore Amor Tartufoli che aveva perso un figlio, di costruire un tempio per onorare i Caduti in quella sciagurata Campagna di guerra. Di molto effetto anche una ricostruita “Marcia del Don” e una significativa “Giornata giovani e reduci”, dal grande contenuto di pedagogia morale e civile, nel corso della quale c’è stato il passaggio di consegne della memoria fra i veci e i bocia. Da menzionare anche “Julia di ghiaccio”, una mostra storica presso il comando della Julia, con numerosi reperti e la ricostruzione di scene del fronte.