TRENTO – Una giornata speciale

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    Due pullman con 61 alunni, 7 docenti e 14 alpini del Gruppo Monte Casale, sono partiti dalla scuola primaria “don Milani” di Pietramurata e dalla scuola primaria di Sarche, alla volta della caserma Battisti di Trento e del Museo Nazionale Storico degli alpini al Doss Trent. La giornata formativa è stata offerta dal Gruppo di Monte Casale allo scopo di far conoscere ai ragazzi un po’ della storia degli alpini e i compiti del 2º Genio guastatori. 

     

    Quando i cancelli della caserma si sono aperti, il ten. col. Riccardo Maria Ranganesi ha accolto gli ospiti portando il suo saluto di benvenuto e quello del comandante col. Luigi Musti. Poi una bella foto di gruppo davanti allo stemma del Battaglione. Docenti, alpini e due rappresentanti della Sezione di Trento sono stati accolti nell’ufficio del comandante per una presentazione più approfondita delle attività del reggimento Genio guastatori.

    È stata l’occasione per uno scambio di doni, mentre i ragazzi erano impegnati, insieme ai militari, nella scoperta dei mezzi meccanici che gli alpini hanno a disposizione nelle missioni. È stata molto partecipata la cerimonia di inaugurazione del seicentesco oratorio dell’Annunciazione di Castiglioncello (Casola in Lunigiana, Massa Carrara), restaurato dagli alpini perché danneggiato dal terremoto. Dopo l’alzabandiera, il via alla sfilata delle penne nere delle Apuane, della Lunigiana e della Garfagnana, con i presidenti Gianni Romanelli e Domenico Bertolini.

    La Messa concelebrata da monsignor Giovanni Santucci, vescovo della diocesi di Massa Carrara-Pontremoli e da sette sacerdoti, è stata allietata dal coro Ana Monte Sillara. Quindi scoprimento della lapide in ricordo del beato don Carlo Gnocchi e di don Sergio Rosaia, cappellano degli alpini apuani. La chiesetta, seriamente danneggiata dal sisma che colpì la Lunigiana orientale il 21 giugno 2013, è tornata così «agli antichi splendori dopo l’encomiabile opera svolta dagli alpini, ancora una volta protagonisti di altruismo», ha Quindi tutti nella sala teatro per la proiezione di alcune diapositive del battaglione; parecchie sono state le domande rivolte dagli scolari soprattutto sui mezzi tecnici e operativi in dotazione.

    Erano esposti gipponi, camion, ruspe, robot cerca mine, ambulanza, esperti scalatori, radio trasmittenti e una carrellata di fotografie. Con pazienza e competenza ad ognuno è stata data una risposta. Dopo i saluti, partenza con il pullman verso il Doss Trent e salita a piedi lungo la strada degli alpini. Il generale Stefano Basset ha coinvolto nell’alzabandiera due scolari che con inaspettata serietà e grande maestria hanno innalzato la nostra Bandiera.

    Tre squilli di tromba hanno dato inizio alla cerimonia: tutti composti, sull’attenti, scolari e alpini hanno cantato l’Inno d’Italia. La cerimonia è terminata con il suono del Silenzio. Gli scolari poi, suddivisi in due gruppi, sono stati accompagnati dal ten. Rinaldi e dal capitano Visentainer in visita al museo. Il generale Basset ha voluto ricordare la visita offrendo ad ogni classe un diploma di partecipazione. Prima di partire un’ultima sosta al mausoleo per rendere omaggio all’eroe Cesare Battisti e a Fabio Filzi.