L’organizzazione delle Adunate nazionali richiede sforzi e collaborazione da parte di un numero notevole di persone. Perciò complimenti e continuate così! Una cosa mi lascia sconcertato: durante le sfilate, sempre più avvincenti e coinvolgenti, le varie bande e fanfare hanno dei ritmi completamente diversi per cui non si sa più a che passo andare, scoppiano casini tra le varie sezioni e la marcia ordinata diventa una specie di trasferimento scampagnata, che per fortuna si ordina in vista delle tribune. Il sincronismo, non una sfilata del tipo panzer division , porterebbe ad un ordine mentale più consono ad una Adunata. Una cortesia: la marcia degli alpini a che ritmo va?
Giuliano Savina
Non ho capito bene se le Adunate ti entusiasmano o ti deprimono. Nella tua lettera c’è di tutto. È vero che due bande vicine creano scompiglio e il passo diventa un’opzione. Non sempre si riesce però a distanziarle convenientemente, specialmente all’inizio della sfilata. Nel complesso la manifestazione fa vivere una giornata piena di vita e le fanfare contribuiscono in modo determinante alla sua riuscita. Mi sorprende sempre come si riesca a mettere insieme tanti alpini, farli marciare davanti alle tribune per un’intera giornata, e vederli rientrare ai loro paesi, nei modi più fantasiosi, felici solo di poter dire che c’erano. Sul ritmo del 33, azzardo un numero: 92 al minuto, e mi metto al muro in attesa di esecuzione.