Sulle montagne, gli alpini

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    Alpini e montagne, ancora una volta. Questo nuovo anno cominciato da appena qualche giorno, si prospetta denso di avvenimenti da narrare. I nostri pellegrinaggi, le cronache di sezioni e gruppi, l’Adunata nazionale e non da ultimo il centenario della Grande Guerra. Sulle pagine che precedono questa mia introduzione, avete letto l’intervista realizzata al direttore e fondatore della rivista Meridiani Montagne, Marco Albino Ferrari. Scrittore, giornalista e alpinista. Scriverà per noi, ci racconterà delle Terre alte. Presenterà le cime, gli itinerari. La sua penna d’appassionato, rigorosa e fluente descriverà l’essenzialità della montagna.

    Ci ritroveremo sulle Alpi, le percorreremo, impareremo a conoscerle e a scoprirle attraverso una nuova chiave di lettura che saprà sorprenderci. Un viaggio che ci condurrà lungo la linea del fronte da ovest a est. Adamello, Ortles Cevedale, Dolomiti, Carso. Lassù cento anni fa c’erano gli alpini. Avevano imparato a vivere in mezzo alle guglie della roccia, tra i ghiacci eterni. Facevano la guerra, morivano eppure furono infiniti gli episodi di fratellanza e di umanità che alleviarono le pene e le tristezze respirate a quota tremila.

    Di questo scriveremo, perché affiori dalle nostre parole un insegnamento morale, il messaggio intimo del ricordo, quello che solo l’asprezza e l’indulgenza della maestra muta sa rivelarci: uniti si può affrontare e superare ogni cosa, persino l’impossibile. Così in alternanza montagna e alpini, per tutto l’anno fino a dicembre quando termineremo questo cammino con un numero indimenticabile. Lo sentiamo come un dovere da condividere per respirare profondamente i nostri valori. Il primo per noi, uomini della memoria.

    Bruno Fasani