Ora che si fa tardo il chiarore dell’autunno
e mute le montagne nel sole morente
si ergono bianche di sassi e di neve…
se vorrete incontrarmi cercatemi nel fruscio della sera
quando lucido il silenzio degli occhi diviene preghiera
come il canto che risuona intorno a voi…
e nell’eco udrete un grido supplicare ad ogni
crudeltà di fermarsi sul sentiero dell’antica sete…
ove una folata di mitraglia mi ubriacò di vento
e il passo come suono d’arpa spezzato
barcollò sul ciglio di ghiaccio colorando di rosso la neve
Allora ti chiesi Signore…
mentre nell’aria stormiva un bianco girotondo
di forme umane che mi portava nei giorni di gioia…
cos’è la bellezza del sole… un bel cielo stellato…
se sotto c’è una creatura insanguinata
Le montagne mi risposero in coro
e io risposi all’ultimo uomo
mai più la guerra
Roberto Alessandrini
Non è prassi pubblicare le poesie. Ogni tanto facciamo eccezione. Lo facciamo quando la qualità lo giustifica. Grazie.