Il gruppo di Sudbury città di circa 160.000 abitanti nello Stato dell’Ontario nacque nel 1970 grazie ai 6 soci fondatori: Danilo Petovello, Arturo Del Missier, Fiorino Michelutti, Vittorio Pagnucco, Luigi Candusso e Giuseppe Leon. Nel giro di tre mesi, piovvero le adesioni tanto che il numero dei soci arrivò a 53.
Era già tempo di organizzare la prima adunata del Gruppo, che si svolse nei locali della Società Caruso Club . Le file continuarono ad ingrossarsi, anche grazie al costante impegno e dedizione del primo capogruppo Adriano Toppazzini che, con una capillare opera di persuasione, contattò tutti gli alpini del distretto di Sudbury, convincendoli a iscriversi. Il mandato di Toppazzini durò soltanto un anno; nel 1972 gli succedette Danilo Petovello, che mantenne la carica per ben 11 anni.
Fu un lungo periodo di presenza alpina davvero assidua in ogni circostanza, anniversari, feste e iniziative di ogni genere. Nel 1982, dopo tanti anni di lavoro, zaino a terra anche per Danilo e un grosso grazie. Le consegne passano a Romeo Santi, che organizza, l’anno successivo, il 2º congresso intersezionale degli alpini in Canada, davvero un grande congresso, con molte iniziative. Fu un successo, tanto che ne parlò ampiamente anche la stampa locale. Per l’occasione giunse dall’Italia l’allora presidente nazionale Vittorio Trentini.
Il tutto fu coronato da un gesto davvero commovente, il dono di una sedia a rotelle, frutto di una sottoscrizione, all’alpino Giulio di Benedetto, infermo da tempo. Nel 1988 c’è un nuovo capogruppo: Armando Rotondo. Sotto la sua guida, nel 1990, vengono organizzati grandi festeggiamenti per il 20º anniversario del Gruppo culminati con l’inaugurazione del monumento all’Alpino sul quale è incisa l’epigrafe: Al valore civico e morale dell’alpino d’Italia in Canada . L’opera è stata ideata ed eseguita dall’alpino Pietro Ellero insieme al figlio Frediano.
Nel giorno dell’inaugurazione folta partecipazione di pubblico e autorità, tra cui il col. De Wolanski, addetto militare d’Italia, il vice console Roberto Grosso, il vescovo di Sudbury Jean Louis Plouffe e il cappellano del gruppo padre Noel Simard (ora vescovo).
Nel 1992 viene eletto il nuovo direttivo del Gruppo autonomo, di cui prende le redini Luigi Buttazzoni, tuttora in carica. Seguono anni sereni di lavoro e impegno e, nel 1999, il Gruppo organizza il Congresso intersezionale culminato con una grande serata di festa alla quale erano presenti 450 persone. Per l’occasione è ospite il coro ANA di Milano che festeggia così, oltreoceano, il 50º anniversario di fondazione. Da rimarcare la partecipazione degli alpini di Sudbury alla parata del Columbus Day a New York.
Nel 2000 altra grande festa per il 30º di fondazione, sempre con grande partecipazione, a cominciare dal coordinatore intersezionale Gino Vatri, sempre presente a tutte le manifestazioni. Il 2005, nel 35º di fondazione, è l’anno dell’assemblea generale, alla quale vengono invitati a collaborare tutti i soci. Resterà nella memoria anche grazie ad un libro ricordo, preparato dall’alpino Zanchetta con la collaborazione di tutto il comitato direttivo. I festeggiamenti sono notevoli e si svolgono nei giorni 21, 22, 23 maggio.
Vi partecipano tutte le rappresentanze delle sezioni canadesi con moltissime autorità sia civili che religiose. Da Winnipeg interviene anche Gildo Di Biaggio, figlio del cap. magg. Gino Di Biaggio Caduto sul fronte russo il 20 gennaio 1943, e a cui è intitolato il Gruppo. L’alpino Vedovat, a ricordo dell’avvenimento, realizza un quadro inciso su legno e lo regala alla sede del Gruppo. Il sabato è la giornata della sfilata, che si snoda fino al monumento all’Alpino dove il vescovo impartisce la benedizione.
Poi serata d’onore, con accompagnamento del coro Caruso, che apre con l’esecuzione degli inni nazionali canadese e italiano. Il ricavato della serata verrà devoluto alla ricerca sul cancro. La domenica Messa al Caruso Club, visita alla città e pranzo al ristorante Trevi, preparato dallo chef alpino Italo Polano. Al termine Buttazzoni consegna una targa ricordo a Gino Vatri e ad Agostino Brun e ringrazia tutti gli alpini di Sudbury per 35 anni di cammino comune e per l’impegno nelle attività sociali e di solidarietà.
Tutti gli anni il gruppo onora alcuni appuntamenti fissi: il 2 Giugno, festa della Repubblica italiana gli alpini hanno il benestare della giunta comunale all’esposizione del Tricolore, per una settimana, sul pennone della piazza comunale il 4 Novembre, Messa per i defunti alpini e, ogni 2 anni, partecipazione ai congressi intersezionali nelle rispettive località. Al momento il direttivo del Gruppo è così composto: Luigi Buttazzoni, capogruppo, Giorgio Menegon vicecapogruppo, Giuseppe Zanini segretario, Mario Simonetti tesoriere, Giuseppe Piuzzi, Giovanni Taglialegne, Bruno Martelli e Giovanni Zanchetta coordinatore.
Oggi i soci sono 28 e 12 gli amici degli alpini, e a tutti loro si deve la nostra ammirazione per il modo con il quale tengono alta l’immagine dell’Italia in questo paese al di là dell’oceano. Ci piace chiudere con questo pensiero di Giorgio Menegon, vice capogruppo e segretario: … alpini che dite sono anch’io un alpino, avrete imparato che essere alpini è una scuola di vita che forma il carattere, matura la personalità del giovane e lo fa diventare uomo.
Essere alpini vuol dire consolidare i nostri valori, fedeltà e amor di patria, ricordare le nostre tradizioni, la nostra terra, la famiglia e custodire sentimenti di solidarità, sacrificio e rispetto per chi ci ha preceduto. Quindi, se dici sono un alpino, devi partecipare alla vita del tuo Gruppo o della tua Sezione e assolvere i compiti ai quali sei chiamato.
Questo è quello che devi fare, altrimenti puoi dire: una volta anch’io ero un alpino . Davvero un bello spunto di riflessione per tutti: un invito a rimboccarsi le maniche.
A cura di Giuliana Marra
Pubblicato sul numero di maggio 2010 de L’Alpino.