È la neve. Regna sovrana. È silenziosa, tagliata appena dallo sfrigolante scorrere degli sci. Toglie il fiato se il vento o le pale di un elicottero la sollevano turbinosa. Ti accieca quando il sole la fa splendere. Ti affascina quando il cielo blu le regala la più incredibile delle cornici. È la neve a dare spessore alla settantesima edizione dei Ca.STA, i Campionati sciistici delle Truppe Alpine, in scena nel comprensorio della Via Lattea, con base a Sestriere, in Piemonte, dal 5 al 10 marzo.
La formula è conosciuta. Soldati di undici nazioni alleate in competizione per contendersi i vari trofei ed al tempo stesso confrontarsi e verificare il livello di addestramento nell’operare in ambiente montano invernale, in condizioni anche difficili: 40 km di movimento scialpinistico, oltre duemila metri di dislivello superati in tre giorni, 1.500 militari in gara. Gli alpini sono gli attori principali. Le penne nere, che qui agiscono in molte situazioni in concorso con altri Corpi dello Stato (Guardia di Finanza, Carabinieri) e con il Soccorso Alpino, mettono in mostra il meglio delle capacità, offrendole su un piatto d’argento anche ai (pochi) rappresentanti del mondo dell’informazione: ma, si sa, quello della Difesa è un mondo che non stimola granché l’attenzione della politica e, di conseguenza, dei media italiani.
I Ca.STA sono, in quest’ottica, un’occasione importante; lo ha più volte ricordato il fresco di nomina comandante delle Truppe Alpine, gen. Claudio Berto. Un’occasione per dimostrare quanto sia elevata la capacità “duale” dei nostri reparti: essere impiegati anche al di fuori dall’ambito prettamente militare (ovvero la difesa in armi del Paese), per soccorrere chi è colpito da calamità naturali. Un impiego, è stato più volte sottolineato anche a Sestriere, “previsto dal Libro Bianco della Difesa”: documento che, peraltro, non è stato ancora approvato dal Parlamento (tanto meno nella parte che riguarda gli auspicati piani sessennali di finanziamento e sostegno della spesa per la Difesa).
Però la tendenza, in Italia, è questa, quasi che il lato militare debba essere messo in secondo piano: forse perché è dura a morire la scarsa propensione italica per l’argomento “grigioverde”. Ciò non toglie che le Truppe Alpine abbiano dato a Sestriere ottima prova: sia nelle manifestazioni sportive (slalom, fondo, sci alpinismo e biathlon) sia nelle esercitazioni militari (simulazione dell’attacco e della conquista di un compound – cioè un accampamento, ma adesso si dice così – e della cattura del comandante avversario), sia in quelle “duali” (soccorso a popolazione colpite da valanghe). E un’ottima prova è stata anche quella degli atleti Ana che si sono classificati al terzo posto nel Trofeo dell’Amicizia.
Colpisce sempre vedere l’abilità dei piloti degli elicotteri (a Sestriere si sono visti all’opera un nuovo CH47F e due AB205 Mep) nel volare tra le montagne e fermarsi in hovering a pochi metri da terra; come pure vedere scendere lungo una corda (il “canapone”, secondo la tecnica fast rope) i soccorritori o i ranger, che raggiungono in pochi secondi la zona d’intervento. Lo sfolgorante paesaggio innevato di Pian dell’Alpe ha reso spettacolare l’esercitazione tecnico-tattica a cui ha assistito anche il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, gen. Salvatore Farina. La nevicata del sabato mattina, invece, ha aggiunto realismo all’esercitazione delle squadre di soccorso a Monte Rotta, vicino a Sestriere, presente anche il ministro della Difesa, sen. Roberta Pinotti.
Nella cerimonia di chiusura, sempre sotto la neve, vera protagonista dei Ca.STA (che si ripetono dal 1931), commenti soddisfatti ed applausi per tutti, vincitori o meno. Compiacimento espresso anche dagli amministratori locali e dai rappresentati dell’Ana, presente con il Presidente nazionale Sebastiano Favero e il vicario Giorgio Sonzogni. E tra le “voci” ufficiali anche l’unica non in divisa, quella di Francesco Brighenti, uno degli speaker delle nostre Adunate. Appuntamento a San Candido, per i Campionati 2019: da Sestriere portiamo molte note positive.
La meravigliosa fiaccolata notturna verde-biancorossa, con duecento sciatori su tre piste parallele. E poi i volti tirati di ragazzi e ragazze, alpini in servizio attivo impegnati in competizioni ed esercitazioni: è bello vederli ansimare, stringere i denti, anche perché fa freddo, davvero. Per poi trasformarsi in urlo gioioso, alla fine. I vincitori esultano, gli altri non sono da meno, perché hanno assolto all’arduo compito. Spirito di squadra, sacrificio: valori fondanti per gli alpini. È bello sperare che, tolta la divisa, lo trasportino poi nella vita di ogni giorno.
Massimo Cortesi
CLASSIFICHE (prime tre posizioni)
Trofeo dell’Amicizia Italia: (39 punti); Romania (23 punti); Ana (22 punti).
Trofeo Medaglie d’Oro: Centro Addestramento Alpino (91 punti); Reparto Comando e Supporti Tattici Tridentina (87 punti); 4º reggimento alpini paracadutisti (81 punti).
Trofeo Buffa: 7º Alpini (4.922 punti); 2º Alpini (4.678,69 punti); 8º Alpini (4.617,94 punti).
Trofeo Ifms: 7º Alpini (4.917 punti); 2º Alpini (4.674,69 punti); 8º Alpini (4.597,94 punti). Trofeo interforze Centro Sportivo Esercito (13 punti); Carabinieri (4 punti); A.M. (2 punti).