ROMA A Castel Sant'Angelo il raduno intersezionale

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    Nove giorni di festeggiamenti Inaugurata la bella sede del gruppo, ricavata dagli alpini da un vecchio rudere.


    La sfilata per le strade di Castel Sant’Angelo.


    Grande raduno interregionale a Castel Sant’Angelo, in provincia di Rieti: nove giorni di manifestazioni all’insegna dell’Anno internazionale delle montagne nei quali sono stati coinvolti gli scolari e studenti delle scuole e le amministrazioni comunali di una decina di frazioni del territorio.
    Clou della lunga kermesse alpina, il raduno interregionale organizzato dalla sezione di Roma guidata da Giancarlo Zelli, in collaborazione con il gruppo di Castel Sant’Angelo condotto da Enrico Vicentini, il motore di tante iniziative.
    Per l’occasione è stata inaugurata la sede del locale gruppo alpini, appuntamento
    che ha segnato il coronamento di quattro anni di lavoro da parte degli alpini e degli amici degli alpini. L’edificio è stato ricavato da un vecchio rudere abbandonato da anni, che il Comune ha concesso in comodato. La vecchia struttura è stata ricostruita grazie anche all’aiuto degli amici degli alpini.
    Il raduno intersezionale è stato preceduto da attività culturali e folcloristiche in una decina di frazioni, svolte anche in collaborazione con il C.A.I., i distretti scolatici (per il coinvolgimento degli scolari e studenti), la Comunità montana, il Corpo forestale dello Stato e altri enti del territorio.
    Sono state organizzate mostre, conferenze a carattere storico sulla Grande Guerra, escursioni, spettacoli musicali e concerti corali nei quali si è esibito quello splendido coro della sezione che è il Coro Malga Roma.
    Il venerdì precedente il raduno, nella frazione Vasche, il pomeriggio è stato dedicato alla figura di don Carlo Gnocchi, il cappellano alpino del quale è in corso la causa di beatificazione e di don Pollo, il primo cappellano alpino ad essere stato proclamato beato.
    La serata si è conclusa con un concerto corale tenuto dai ragazzi delle scuole elementari. Il giorno dopo è stata la giornata della memoria, con la visita ai cimiteri di Canetra e Paterno e deposizione di corone ai monumenti ai Caduti.
    Domenica grande raduno, con la partecipazione della fanfara della brigata alpina Taurinense, calorosamente accolta dagli alpini e dalla popolazione. C’era poi la bella banda musicale, e altre fanfare e bande delle varie frazioni.
    Poi, la cerimonia ufficiale, con il solenne alzabandiera, la S. Messa in suffragio ai Caduti, la deposizione di una corona al monumento ai Caduti. Con il presidente della sezione di Roma, Giancarlo Zelli, c’erano il presidente della Regione Lazio Francesco Storace con l’assessore Ciaramelletti, il presidente della Provincia di Rieti Giosué Calabrese, il sindaco di Castel Sant’Angelo Luigi Taddei (alpino) con fascia tricolore, cappello e distintivo dell’Associazione, e tantissimi alpini.
    Dopo la messa a dimora di un albero da parte degli scolari, a ricordo dell’Anno delle montagne, c’è stato il ricevimento delle autorità in Municipio e i discorsi ufficiali.
    Alle 11 la sfilata delle sezioni, per le strade della cittadina imbandierate e quindi l’inaugurazione della nuova sede.
    Il pomeriggio è trascorso tra concerti di fanfare e spettacoli di folclore. A sera, concerto del coro Malga Roma, chiusura in bellezza d’una nove giorni da ricordare.



    La sede com’è oggi.