Voglio esprimere il mio disappunto e la mia indignazione per la pubblicità che ha mandato in onda la televisione e mi riferisco alla storpiatura e ridicolizzazione dell’inno nazionale da parte di una nota ditta. Ma è possibile che in questo paese si debba dissacrare tutto?In nessun altro paese al mondo verrebbe un’idea tanto malsana. Mi chiedo anche perché la politica non capisca che continuando in questo modo si stia andando verso una pericolosa deriva.
Francesco Valentini
Fortunatamente lo spot è finito da tempo. Il tuo sdegno è legittimo non tanto verso una azienda che fa il suo mestiere, quanto per il fatto che la dissacrazione è diventata un metodo efficace di comunicazione e i primi ad usarlo, e quindi ad insegnarlo, sono stati i politici. E quando hanno avuto qualche guaio giudiziario si sono affrettati ad usare il Parlamento, massima espressione della democrazia, per depenalizzare il reato di vilipendio ed altro. Concordo che la deriva c’è, ma non tanto per l’assenza del potere politico, quanto per l’uso strumentale che ne viene fatto, in spregio alle più elementari regole della convivenza civile. La storia non cambia: la ragione del più forte è sempre la migliore.
Pubblicato sul numero di gennaio 2010 de L’Alpino.