Per non dimenticare

    0
    36

    Perché noi alpini ricordiamo i Caduti a quasi sessant’anni dalla fine della guerra?Perché ci ritroviamo la domenica nei piccoli paesi come nelle grandi città per deporre una corona e recitare una preghiera? Sono quesiti che pongo ai lettori. Io credo di avere una risposta: alla cerimonia del Col di Nava di qualche anno fa, il cappellano, reduce di Russia, disse di aver assistito e dato conforto a tanti soldati nel triste passaggio dalla vita alla morte. Gli dicevano i soldati: “Padre, non dimenticateci, ricordatevi di noi, parlate di noi alle generazioni future”. Mantenere fede alla promessa fatta dal sacerdote a nome di tutti noi è nostro preciso dovere.

    Piero Bagnasco Cengio (SV)

    Confesso che anch’io mi sono posto quelle domande, e non poche volte. Personalmente sono convinto che la nostra memoria per i Caduti, tutti i Caduti senza distinzione, dipende dall’essere noi eredi di una millenaria civiltà cristiana.